L’avventura di Fabrizio Mancini alla guida della Polisportiva Monti Cimini non è durata nemmeno un mese. Quattro gare (un pari e tre sconfitte) hanno indotto la società a cambiare nuovamente rotta e richiamando alla guida tecnica Sergio Oliva, il primo ad essere allontanato dopo pochissime giornate di campionato.
Quello di mister Mancini è un addio senza veleni: “Non mi era mai capitato di prendere una squadra totalmente nuova e tentare di ricostruirla. Non abbiamo mai preso i tre punti ma abbiamo giocato a calcio. Sono convinto che saremmo uscito da questa situazione. Non mi sento tradito, in questi frangenti bisogna avere calma e sangue freddo ma so che non è facile. Anche nelle migliori famiglie si litiga figuriamoci quando ci sono tre presidenti. Deluso? Normale che sono deluso perché non ho avuto il tempo di portare a termine il mio lavoro”.
Fabrizio Mancini ha ringraziamenti per tutti. Il suo è un saluto che sa anche di arrivederci nei confronti della società cimina: “Voglio ringraziare Pecci e Patrizi coi quali sono stato più a contatto ed il diesse Ramacci. Rivolgo anche un sereno augurio alla società ed al ritorno del presidente Torroni. Un plauso particolare alla squadra che ha fatto un calcio vero. Al momento dell’esonero i ragazzi mi hanno mandato messaggi eccezionali, vuol dire che erano dalla mia parte. Grazie a tutto l’entourage della Polisportiva dirigenti compresi, dal preparatore dei portiere Lele al mio secondo, con l’augurio che questo passaggio li porti alla salvezza. Chissà magari un giorno potremo tornare a lavorare insieme in maniera più serena e tranquilla”.