E’ il suo primo giorno da allenatore della Polisportiva Monti Cimini. Dopo l’ufficialità annunciata dal sito ufficiale del club nel tardo pomeriggio di ieri per Sergio Oliva è iniziata una nuova avventura che lo porterà al debutto personale in Eccellenza. Prima volta anche per il club della triade Pecci-Torroni-Patrizi che ha deciso di aprire questo nuovo corso con un allenatore giovane e che consente di conservare quell’identità col territorio voluta dalla società cimina.
Ecco le prime parole del nuovo tecnico davanti ai nostri microfoni:
Mister Oliva alla Polisportiva Monti Cimini. Possiamo dire che è approdato nel club top del calcio dilettantistico viterbese?
“Io credo che parliamo di un top club anche fuori alla provincia di Viterbo, per organizzazione, voglia ed impegno. Sono contento e fiero. Questa cosa mi deve dare qualcosa di più per lavorare e sputare sangue”.
Possiamo definirla una grande occasione a livello?
“Assolutamente si, devo dare tutto me stesso in questa cosa. Dovremmo essere bravi a scegliere i giocatori che la pensano come il sottoscritto visto che già presidenti e dirigenti la pensano come me”.
Amore a primo impatto?
“Non lo so. Ho parlato con tutti e tre i presidente e per lo meno a me hanno fatto un’ottima impressione dandomi grande fiducia. Di questo li ringrazii. Non è semplice dare una panchina ad un giocane allenatore in una piazza così importante. Un grazie vero alla Polisportiva”.
Cosa le ha insegnato l’esperienza sfortunata di Capranica?
“Ritengo che mi abbia anche aiutato. Quella di Capranica è stata un’esperienza belle ed allo stesso tempo brutta. Stavamo facendo una cosa fuori dalle righe all’inizio, poi sapete tutti come è andata. Mi ha insegnato che il lavoro paga. Lo faccio per la mia carriera, l’ho fatto a Ronciglione, a Capranica e sicuramente lo farò ai Cimini. Però di una cosa ne sono certo: quando si vince si vince tutti mentre quando si perde perde solo l’allenatore. Quindi bisognerà perdere poco e vincere tanto”.
Ha visto sicuramente molte gare della Pmc. Sono serviti tre allenatori per centrare l’Eccellenza. Qualcosa non ha funzionato?
“L’obiettivo dichiarato sin dal’inizio era quello di salire. E ci sono riusciti. Poi come l’hanno raggiunto non conta, il traguardo è stato centrato. A differenza di tanti altri non mi metto a giudicare il lavoro dei colleghi. Solo chi sta dentro sa cosa succede all’interno di uno spogliatoio. Giusto che vengano ringraziati tutti come ha già fatto la società, Del Canuto, Scarfini e Boccia perché tutti hanno contribuito a centrare l’obiettivo”.
La rosa la conosce benissimo. C’è qualcosa da conservare o ci dovremo aspettare una rivoluzione?
“Sicuramente ci saranno dei giocatori riconfermati come dei nuovi che arriveranno. Tutti si meriterebbero di essere riconfermati ma purtroppo io sono l’allenatore e dovrò fare delle scelte insieme al direttore sportivo. Ma di questo non posso dire ancora nulla. Finchè non ci incontreremo con società e direttore sportivo per stabilire una nuova strategia di mercato non c’è nulla di certo”.