Nella settimana che porta al big match tra Città di Fiumicino e Nuova Monterosi non potevamo non ascoltare che lui, il grande ex di turno. Tommaso Gamboni ha infatti cominciato la stagione coi blucerchiati prima di trasferirsi a dicembre in biancorosso ed essere uno dei protagonisti del primato della capolista di mister D’Antoni.
Tommy, all’andata eri con l’altra maglia, quella del City. Ora indossi quella del Monterosi ed andrai a giocarti una fetta di campionato. Ti senti un po’ di pressione addosso da ex?
“No la vivo tranquillamente perché abbiamo un vantaggio che non siamo noi del Monterosi a dover essere preoccupati. Al di là di questo io ce l’ho sempre la pressione addosso. Speriamo che riesca a recuperare dai problemini che ho, ci ho convissuto anche domenica. Voglio giocarla, dare l'anima ed essere protagonista a tutti i costi”.
Città di Fiumicino per quattro mesi, poi Nuova Monterosi. Gamboni le ha vissute entrambe. Quale è la differenza a livello di società, ambiente ed organizzazione?
“Le due situazioni non sono paragonabili. Mentre a Monterosi si fa solo calcio, a Fiumicino c’è di mezzo anche una questione lavorativa che va al di fuori del calcio. Bisogna essere onesti, a Monterosi ci sono tutte le condizioni per fare il professionista”.
Come mai le cose non sono andate bene a Fiumicino?
“Non mi trovavo io personalmente, non sono riuscito ad adattarmi alla situazione a differenza dei miei compagni. La colpa è stata soprattutto la mia se le cose non sono andate bene”.
Come si spiega Gamboni lo scivolone di domenica? C’è il rammarico per non aver chiuso i giochi già domenica e magari vivere questo scontro diretto con meno pressione?
“Il rammarico c’è ed è grande, soprattutto perché dopo i primi sette minuti c’è stata una sola squadra in campo. Potevamo e dovevamo gestirla meglio nonostante che il Tor Sapienza sia un avversari che in molti sottovalutano. Pure un punto sarebbe andato bene. A prescindere da questo avrei messo la firma ad arrivare allo scontro diretto con otto punti di vantaggio”.
Se dovessi scegliere un giocatore chi toglieresti domenica all’avversario?
“Non ho dubbi: Sevieri perché è un po’ l’anima del centrocampo che fa girare bene la squadra. E’ il metronomo”.