E' senza dubbio l'allenatore del momento, quello che dopo un triennio di lavoro sta portando il progetto dello Sp.Fiumicino, ora condiviso con gli amici del Fregene, alla serie D.
A Raffaele Scudieri non abbiamo chiesto le solite cose, momento della squadra, prossimo avversario e commento sul campionato. Con lui abbiamo cercato di scoprire qualche curiosità in più per capire cosa si cela dietro la straordinaria stagione dell'Sff Atletico.
Mister, la squadra che vi ha messo più in difficoltà?
“Tutte le partite hanno presentato delle difficoltà ma è normale che la partita che abbiamo perso in casa della Cpc nei primi venti minuti abbiamo sofferto. Poi loro sono stati bravi a gestire il vantaggio. Ricordo anche la gara di andata con l'Astrea dove loro si difesero molto bene. Per fortuna per noi sono stati sempre dei momenti e non partite intere".
Quale è il giocatore che tra i grandi l’ha più impressionata per l’apporto completo alla squadra in termini di rendimento, carisma e trascinamento del gruppo?
“Non è facile per me. Ogni calciatore ha messo un suo mattone ben preciso. Se parliamo di leadership rimane un po' complicato non rinoscere in Esposito e Sevieri questa figura. A 25 anni non è facile avere questa personalità. La sua e quella di Sevieri sono elementi fondamentali per noi. Poi ci sono altri giocatori come Morini, e Tornatore che danno esperienza e tranquillità"
Il giovane della sua squadra che l’ha sorpresa di più?
“Se escludiamo Rocchi che per me e per tutti è fuori concorso anche se lo conoscevano in pochi, dico Pugliese, un '98 in rampa di lancio fenomenale. ne sentirete tutti parlare in futuro di questo ragazzo".
C'è un calciatore al quale non rinuncerebbe mai, uno di quelli cosiddetti 'buoni per ogni categoria e stagione'?
"Marzi e Pompei, perchè sono quelli che hanno fatto tutto il percorso insieme a me. Sono partiti dalla Prima Categoria e se vinceranno faranno la serie D".
Al termine di qualche partita la sua squadra gli ha dato la famosa sensazione ‘quest’anno non ce n’è per nessuno’?
“Domenica con l'Astrea. Perchè abbiamo giocato un calcio stupendo laddove non si poteva giocare contro un avversario che doveva stare a braccetto con noi per organico e per l'impegno che hanno. Aver dato 20 punti a loro, come ho già detto, per me è tanta roba".
80 punti della Viterbese tre anni fa, 78 del Palestrina del 2011 ed i 73 del Monterosi lo scorso anno. A che bottino mira l’Sff Atletico?
“Noi siamo partiti con un obiettivo, quello di vincere il campionato. Non faccio conti o tabelle, non mi interessano. Vogliamo vincere tutte, partita per partita. Poi alla fine vedremo quanto saremo stati bravi".
Chi arriverà dopo l’Sff Atletico?
“In questo momento dobbiamo preoccuparci di vincere il campionato. Dopodichè oggi come oggi la classifica parla Ladispoli. Quattro punti di vantaggio con gli scontri diretti già giocati sono un buon bottino. Rincorrere non è facile, sarà più dura per Valle del Tevere e Civitavecchia".
Se per la prossima stagione di serie D dovesse prendere un giocatore del Monterosi e del Trastevere protagoniste nei rispettivi gironi, chi le piacerebbe avere in squadra?
“Ne ammiro tanti in quelle due squadre, i Fanasca, Pippi, Tajarol, Massella, Mastromattei sono giocatori straordinari. Però i miei non li cambio con nessuno e se dovessimo vincere il campionato me li terrò ben stretti".
Domenica di fronte ci sarà Ciro Di Fiandra uno di quelli che l'ha fatta esultare molte volte. Ha paura dello scherzetto? Vi siete sentiti?
"Ciro mi ha fatto divertire per tredici anni negli ultimi venmt'anni e credo che anche io ho fatto divertire lui. Abbiamo cominciato insieme alla scuola calcio di Fiumicino. Ci sono rapporti troppo profondi che non è nemmeno corretto pubblicizzare. Paura ovviamente di nessuno nello sport bisogna avere il timore delle giocate di un calciatore o del potenziale di una squadra. Domenica verrà per vincere con il suo Almas ed anche io insieme alla mia squadra cercheremo di vincere. Vedremo chi la spunterà anche se lui è più protagonista di me, lui gioca io no".