Rivoluzione a Bomarzo. La società amarantoceleste, già orfana del campo da una stagione, giocherà il prossimo campionato di Prima al Perugini di Soriano nel cimino.
Una sorta di alleanza o fusione ideale, chiamatela come volete, quella fatta dal Bomarzo con i dirigenti sorianese orfani della Fidelitas Cimini il cui titolo calcistico per il secondo anno consecutivo finisce in mani altrui (ieri Monterosi oggi Vigor Nepi).
Due società che si uniscono e che dunque accorpano le rispettive disponibilità economiche per allestire la prossima squadra di Prima Categoria. Quando però avviene una fusione (non parliamo di matricola perché quella resta quella del Bomarzo ma solo di forze umane ed economiche) esistono anche dei compromessi. Ed ecco che il tecnico del Bomarzo in vista della prossima stagione sarà Andrea Camillucci. L’ex tecnico della Sorianese torna dunque in pista dopo un esilio di tre stagioni.
Tanti saluti invece a colui che era diventato insieme a Fratini uno dei maggiori simboli della rinascita del calcio bomarzese. Parliamo di quel Massimo Zucchi il quale saluta tutti, con molto rammarico ma senza nessun rancore: “Purtroppo alcune situazioni hanno portato la società a decidere in questa direzione. Nel calcio è così, non c’è mai riconoscenza. Ma non porto rancore a nessuno e nulla da rimproverarmi. In due stagioni abbiamo fatto cose grandissime. Quando sono arrivato a dicembre 2014 riuscimmo a compiere una rimonta incredibile giocandoci il titolo fino all’ultima giornata col Pilastro. Quest’anno siamo partiti per salvarci in Prima Categoria e siamo arrivati al quarto posto. Giovedì ho salutato tutti i ragazzi, li ho visti molto delusi ma gli ho anche spiegato che il calcio non finisce qui, ora sceglieranno il meglio possibile per loro e magari un giorno sarà possibile ritrovarsi tutti insieme da qualche altra parte”.