Il suo nome è senza dubbio tra gli svincolati di lusso alla vigilia di questa nuova stagione. Marco Pollini, capranichese di nascita, viterbese d'adozione, si è trasformato in 'romano' per motivi lavorativi e familiari. Il suo addio calcistico alla provincia è solo per trovare una squadra su Roma che gli permetta di coltivare la sua grande passione: quella del calcio giocato.
Marco Pollini dice addio al Capranica. Un divorzio motivato e senza strappi.
"Col Capranica eravamo d'accordo su tutto a giugno, avevo parlato anche col mister Oliva che voleva puntare su di me. Purtroppo le questioni legate al lavoro mi hanno costretto a rinunciare. Abito a Roma e la distanza con Capranica visti i problemi lavorativi non mi potevano permettere di continuare a giocare in provincia di Viterbo".
Classe 1981 ma ha ancora la voglia di giocare di un ragazzino.
"Fisicamente sto bene, ho la passione che mi brucia dentro e la voglia di continuare. Stare due-tre mesi senza campo è come se mi mancasse qualcosa. La mia vita è stata sempre dentro un campo sportivo. Sono in attesa di una chiamata, mi farebbe piacere fare una Promozione o una Categoria su Roma, molto più vicina a casa mia".
La tua prima casa è stata il Capranica. Un grazie è doveroso.
"Lascio tante persone che conosco. Ho lasciato Capranica a 6 anni, sono ritornato a 32 anni e quella gente l'ho trovata tutta lì. Doveroso salutare e ringraziare. Sono state due stagioni positive. Se non fosse stato per il Canale Monterano dei record avremmo vinto. Comunque il secondo posto è stato un buon risultato che ha permesso al Capranica di ritornare in Promozione".
L'altro pezzo di cuore per Marco Pollini resta a Viterbo.
"Tra settore giovanile, Lega Pro e serie D ci ho trascorso ben sei anni. Per me Viterbo è stata una seconda casa. Sono contento per i tifosi della Viterbese, per tutti gli addetti ai lavori e per tutta la città. Viterbo non meritava di fare Eccellenza e serie D ma senza dubbio qualcosa di più come il palcoscenico della Lega Pro".