Tanta rabbia in casa Bomarzo dopo l’episodio di quel calcio di rigore che ha consentito al Montalto di strappare un prezioso pareggio in chiave campionato.
A distanza quasi di 24 ore la cosiddetta ‘incazzatura’ non è ancora scivolata via nella squadra di mister Camillucci. Stelio Salvitti, uno dei leader del gruppo ed autore della rete del momentaneo vantaggio amaranto, è sfociata in uno sfogo ai nostri microfoni: “E’ passata la nottata ma la rabbia invece di svanire aumenta sempre di più. Da 18 anni in queste categorie non mi era mai capitato quello che ho visto ieri. Qualcosa va detto perché c’è da tutelare una società sportiva, una squadra ed un paese intero che in 300 persone era venuto a sostenerci per cullare quello che poteva essere un sogno fantastico. Non parliamo di un intervento dubbio, al limite. Quello lo avremmo accettato. Qui c’è Perugini che è stato colpito al volto da una pallonata, l’arbitro era a due metri ed ha visto poi il labbro spaccato. Il giocatore si è alzato talmente frastornato dalla pallonata che non aveva nemmeno capito quello che era accaduto. Diventa difficile mandare giù una cosa del genere. Era tutto perfetto fino a quel momento. Parliamo di una partita andata come esattamente noi volevamo e l’unico tiro del Montalto è stato quello di Rosati due metri sopra la traversa. A ritrovarci terzi in classifica per errori ed inadempienze altrui non ci stiamo. Abbiamo ricevuto un solo calcio di rigore in confronto ad altre squadre che ne hanno di media uno a partita. Perdere sì ma così non ci stiamo, non accettiamo che lo decida un arbitro. Non possono svanire certi sacrifici. Se dobbiamo arrivare secondi e terzi per colpe altrui non lo possiamo accettare. Un arbitro non diventa competente se ha diretto 15 partite in Promozione. Ci vuole più tutela per le squadre e per i sacrifici che compiono durante una stagione. Ci sentiamo derubati di una cosa che ci siamo conquistati sul campo”.
E’ un fiume in piena Stelio Salvitti che ora, a quattro giornate dalla fine, vede per il suo Bomarzo diminuire nettamente le speranze di centrare uno dei primi due posti della classifica. Il centrocampista rincara la dose: “Ora diventa tutto più difficile ma noi non molliamo fino alla fine. Però fa specie che l’unica squadra ad essere riuscita a battere entrambe le squadre negli scontri diretti resti con un pugno di mosche in mano. Persi il campionato lo scorso anno contro il Canale Monterano perché si è dimostrato più forte di noi del Capranica. Ora non ci sto perché non è così”.