Atto finale del campionato di Prima Categoria. Domenica prossima ovviamente tutti i riflettori puntati sul Dino Nelli di Gallese con la squadra di Boccia pronta a festeggiare il titolo in caso di successo sulla Tuscia Foglianese. La Corneto Tarquinia, dopo il sorpasso beffa della scorsa settimana, è pronta a salutare la stagione (al Bonelli arriva la Canepinese) con un secondo posto da record che darà sicuramente diritto al ripescaggio per un immediato ritorno in Promozione. Nell’ambiente tirrenico però vige il detto ‘mai dire mai’. Stefano Del Canuto ci racconta un po’ l’umore che si respira in questi giorni nello spogliatoio tarquiniese.
Mister Del Canuto, domenica ultima di campionato. Come la sta vivendo la Corneto Tarquinia: più come una sconfitta o come una squadra che comunque sia ha raggiunto l’obiettivo del salto di categoria attraverso il secondo posto?
“Noi ovviamente non siamo ipocriti e siamo dispiaciuti che a tre giornate dalla fine abbiamo vissuto la stessa situazione vissuta dal Gallese lo scorso anno quando addirittura il sorpasso fu da parte di due squadre. Una casualità che solo il calcio può regalarte. Siamo dispiaciuti perché meritavamo come anche Gallese e Pescia Romana la vittoria del campionato. Avremmo vinto col nostro punteggio tutti gli altri gironi ad eccezione di quello del Ferentino”.
I numeri dicono comunque che la Corneto ha fatto una grande annata.
“Oltre alla delusione per aver perso la vetta siamo comunque soddisfatti della stagione comunque positiva. Penso che non si possa dire altro. Tredici vittorie consecutive, tre pareggi e 17 successi nelle ultime venti, quasi cento gol, venti in più del Gallese. Penso che bisogna solo battere le mani a questi ragazzi”.
C’è qualche rammarico o qualcosa che pensate che non sia andata per il verso giusto?
“Nella nostra analisi obiettiva delle tre squadre siamo l’unica che è partita in ritardo rispetto agli altri, io sono arrivato il 10 settembre quando la squadra era praticamente già pronta per iniziare il campionato. Non vuol essere una scusante ma a questa vanno aggiunti i numerosi infortuni durante le prime partite della stagione che ci hanno fatto perdere sicuramente qualche punto. Siamo stati per tante partite senza Antonini, Cremonini, Gallinari, Galli, Gaeta che non ha mai giocato. Mi ricordo che giocammo a Gallese con una squadra molto rimaneggiata. Non bisogna però piangere sul latte versato. I nostri 73 punti sono comunque un bel bottino. Però nel calcio si vive di episodi e non siamo stati bravi a portarli dalla parte nostra come contro Foglianese e Vetralla nel momento decisivo della stagione”.
Domenica l’ultimo atto. Credete nel miracolo?
“Mi sento di fare i complimenti a chi vincerà. Uso il futuro e non il presente perché sono un uomo di calcio e c’è sempre l’ultima giornata da giocare. Il campionato ha dimostrato che nessuna finora si è tirata indietro e mi aspetto che domenica la Tuscia Foglianese farà la sua partita come la Canepinese lo farà contro di noi. Ci sono novanta minuti a disposizione, il calcio ti regala sempre sorprese. Noi facciamo il nostro e poi daremo un’occhiata al risultato del Gallese. Se sarà positivo per loro saremmo i primi a fargli i complimenti per la vittoria finale. Se ci sarà un risultato diverso dobbiamo essere pronti ad approfittarne. Non sarà dunque una scampagnata di fine campionato, siamo motivati, vogliamo comunque chiudere la stagione con 76 punti”.