E’ uno degli eroi che hanno scritto la storia calcistica di questo paese. Il Vasanello in Promozione porta soprattutto la sua firma, quella di Maurizio Forti. Possiamo ormai chiamarlo il tecnico della rinascita, della storia biancoceleste. Lui che ha plasmato una banda di ragazzi scalmanati e li ha portati alla conquista del campionato. Il tecnico è intervenuto ai nostri microfoni per raccontare tutta la sua gioia ma prima di rispondere alle nostre domande ha voluto regalarci questo scritto dove sono racchiuse le emozioni di una stagione intera chiusasi col trionfo di Anguillara.
Mi ricordo che quando è iniziata questa avventura due anni fa tutti dicevano che non sarei arrivato nemmeno a novembre.
Mi ricordo che abbiamo fatto tanta fatica al girone d’andata per poi uscire alla grande al ritorno.
Mi ricordo le favorite di questo campionato: Ischia di Castro, Vi.Va ed Anguillara.
Mi ricordo prima in classifica all’inizio il Real Teverina per qualche settimana, il record di vittorie dell’Ischia, il vi.Va sempre in cima.
Mi ricordo le sconfitte negli scontri diretti con Ischia di Castro e Vi.Va ed io a fine partita che dicevo ai rispettivi avversari ‘ Noi non molliamo un centimetro fino alla fine’.
Mi ricordo che nel prendere la testa della classifica tutti dicevano ‘E’ un caso, non dureranno’.
Mi ricordo la nostra fine a Fabrica ed a Civitella D’Agliano ma le abbiamo vinte entrambe.
Mi ricordo i pronostici settimana per settimana dei diretti avversari facendo tante chiacchere nel nostro silenzio.
Mi ricordo la guerriglia assurda contro di noi nell’ultima partita ad Anguillara e la vittoria.
Mi ricordo che alla fine di questo campionato ha vinto la squadra più forte che senza rimborsi, con il solo spirito di gruppo, l’amore per il proprio paese ed il rispetto di una delle fondamentali leggi non scritte (la parola data), contro tutto e tutti: il Vasanello.
Mister Forti, ha scritto la storia del Vasanello. Ne è consapevole?
“Si, è veramente stupendo. Ho vissuto una cosa simile anche nel ’95 a Montalto con la Maremmana vincendo i play off Promozione ma questa è una cosa unica, fatta di persone vere. Mi stupisce l’attaccamento alla maglia di questi ragazzi e di questo paese. Domenica sera quando siamo arrivati ho sentito un calore grandissimo. Gente che piangeva, ti baciava e ti abbracciava. I vari bar che preparavano da mangiare e da bere per noi.”.
La sua è stata una vera e propria rivoluzione ‘fortiana’ nel modo di far interpretare il calcio e la categoria qui a Vasanello e questa squadra che dapprima non aveva questa mentalità vincente. E’ così?
“Si c’è stato per me un doppio salto, siamo passati dalla salvezza a tutti i costi il primo anno alla vittoria del campionato. Ho portato un forte cambiamento con la cultura del lavoro”.
Quando il gol non arrivava e la Vi.Va vinceva cosa le è passato nella testa?
“Non sapevo il risultato delle altre, noi eravamo proiettati solo su un risultato che era quello della vittoria. Fare lo spareggio sarebbe stato per noi una sconfitta”.
Quando ha capito che questa squadra potesse arrivare sino in fondo?
“In casa del Real Teverina. Prima non ci siamo mai goduti niente. Svantaggio, rigore parato e rimonta. Lì ho capito che ormai c’eravamo e domenica ad Anguillara ne ho avuto la conferma”.
Mister Forti ha avuto l’aiuto di uno staff di persone disponibili.
“Voglio ringraziare tutta la società i dirigenti e il presidente Fabio Tosti, il diesse Stefano Calidori ed i miei collaboratori Valter Orazi e Alfonso Palumbo e soprattutto Peppino Tretta vero e proprio factotum ed anima di questa società. Infine i ragazzi ed i tifosi che mi hanno accompagnato in questa spledida avventura”.
Ora la Promozione. E lei di campionati così ne ha giocati tanti…
“Ci sono tutte le basi per poter far bene e continuare a far bene. Poi dipende dalla società, è tutto nelle sue mani. Ora voglio godermi tutto questo”.