E’ un momento molto difficile per il Canale Monterano. La squadra di Fabrizio Morelli ha raccolto appena due punti nelle ultime cinque partite. L’ultimo successo è quello di 40 giorni fa a Capranica ma forse quella gara, visti gli accadimenti successivi, non faceva molto testo. Nel girone di ritorno i gialloblu non hanno soprattutto sfruttato gli scontri diretti casalinghi. Un solo successo con la Pescatori poi un ko con l’Atletico Ladispoli e due pareggi contro Montefiascone e Palocco. Punti che mancano della classifica dei canalesi sempre più immischiati nelle ultime posizioni.
Il tecnico Fabrizio Morelli spiega così il momento: “Abbiamo paura di vincere, non entriamo con quella convinzione che ci dovrebbe permettere di essere freddi nel momento di fare risultato. Col Montefiascone al 90esimo tiriamo alta la palla della vittoria e col Palocco sbagliamo il rigore del 2-1. Se vai a vedere i numeri come differenza reti siamo tra le migliori del girone solo che spesso nel calcio i numeri non fanno punti e ci ritroviamo lì”.
Oltre a questo c’è sicuramente un po’ di nervosismo. Il Canale Monterano si ritrova con due-tre squalificati per volta. Domenica contro la capolista Montespaccato mancheranno Persiani, Paolessi e Mariani fermati ieri dal giudice sportivo. Anche questo è un motivo di discussione per mister Morelli: “Più che nervosi dobbiamo gestire meglio le situazioni. Analizzando anche questo aspetto con società e ragazzi diciamo che a volte ci manca quella furbizia che ci eviterebbe le ammonizioni. Non è questione di violenza ma di furbizia. Anche in questo caso paghiamo lo scotto dell’inesperienza oltre al fatto che la classifica attuale ci porta un’agitazione superiore. Noi arriviamo da due anni di premio disciplina, non penso che ci siamo tutti impazziti”.
Salvezza ad un punto ma anche la retrocessione diretta è a sole due lunghezze. Il Canale Monterano promette battaglia in questo finale di campionato: “Noi pensiamo sempre alla salvezza diretta - conclude Morelli - prima perché siamo distanti un solo punto poi perché ci sono ancora scontri diretti. Noi siamo la squadra dei miracoli. Ci dicono che dobbiamo farlo e noi ci proveremo”.