Tre giorni a quello che potrà rappresentare l’appuntamento con la storia per il Ronciglione United, atteso dal primo turno play off in casa contro l’Atletico Morena. I biancorossi giocheranno di fronte ad un Comunale stracolmo perché anche tutto il paese è pronto a sostenere la squadra in quella partita che può veramente garantire il ripescaggio in Eccellenza. Col tecnico Alessandro Oroni siamo andati a sentire gli umori dell’ambiente ronciglionese a pochi giorni dalla sfida.
Mister Oroni, il Ronciglione United come sta vivendo questo periodo di avvicinamento alla gara che probabilmente vale l’Eccellenza?
“La scorsa settimana è stata un po’ più serena, adesso la stiamo vivendo con maggiore concentrazione e voglia di fare bene”.
Al di là degli ottimi risultati sportivi non sono state settimane e mesi facili per i suoi ragazzi. Le difficoltà della società, come di altri club del viterbese e della nostra regione, possono aver intaccato l’armonia di un gruppo capace di raggiungere un traguardo così importante?
“Come si dice ‘Maggio tempaccio’, con un campo che nemmeno ti stimola ad allenarsi. Ieri invece eravamo 24 persone e mi hanno costretto a fare due cambi nella partitella. I ragazzi hanno capito le difficoltà della società ma sono professionisti seri che vogliono raggiungere l’obiettivo. Certo che se si fosse sofferto un po’ di meno sarebbe stato”.
Importante l’attacco ma fondamentale in questo tipo di gare sarà la difesa, una delle meno battute del campionato.
“Soprattutto perché affrontiamo una squadra completa organizzata in tutti i reparti e che gioca bene al calcio. Sarà importante essere equilibrati anche noi e la difesa assume un ruolo fondamentale. Fino a sei giornate dalla fine eravamo la miglior retroguardia del girone. Poi un leggero calo, squalifiche ed infortuni ci hanno fatto incappare in qualche giornata storta. Sono convinto che i vari Luciani, Ergottino, Piergentili e Verzari è gente d’esperienza e sa come affrontare una partita del genere”
E’ un vantaggio giocare con due risultati su tre oppure no? Forse chi gioca per un solo risultato e fuori casa ha meno pressioni?
“Io sto preparando la partita per risolverla nei novanta minuti. Nei dilettanti non è possibile gestire un risultato. Perché poi il calcio ti regala sempre sorprese, capita ai top club di non saper gestire figuriamoci ad una squadra dilettante. Nemmeno noi abbiamo grandi pressioni. Bisognerà entrare in campo consapevoli dei nostri mezzi e vogliosi di fare la nostra partita.”.
Arrivare alla semifinale play off equivale avere un piede in Eccellenza. Siete consapevoli?
“Questo lo dicono i numeri, mi sembra che negli ultimi anni sono passate tutte le semifinaliste. Questa è considerata una finale. Se si vince al 90 per cento si sale di categoria”.