Non è stata una bella domenica per Luigi Trebisondi. Doveva essere il suo derby personale col passato perché di fronte c’era quel Soccer S.Severa con la quale era stato protagonista nelle due stagioni precedenti prima di passare ad agosto nelle fila della Corneto Tarquinia.
Ma dopo pochi minuti Trebisondi si vede sventolare il cartellino rosso dal signor Silvio Torreggiani di Civitavecchia. Una decisione che ha mandato su tutte le furie il centrocampista offensivo della Corneto veramente infastidito dall’atteggiamento del direttore di gara: “Ha alzato il cartellino rosso perché gli ho detto di sbrigarsi a fare la barriera. Ma già prima della partita si era presentato con una presunzione fuori dal normale per un arbitro di Promozione. Si era lamenta che lo spogliatoio del Bonelli è un buco e nel riscaldamento cominciato a contare per passi le dimensioni dell’area di rigore. Per completare l’opera mi butta fuori per una frase che probabilmente solo lui ha sentito. Ci lascia in dieci e da quel momento non ne indovina più una: tira fuori cartellini gialli ed un altro rosso ai danni degli avversari. Ci concede un calcio di rigore probabilmente dubbio per la legge della compensazione e ne nega uno abbastanza solare al S.Severa. A fine partita sono anche andato gentilmente a chiedergli spiegazioni ma con aria di sfida e di superiorità mi ha negato risposta invitandomi a leggere il referto”.
Luigi Trebisondi è sconsolato di fronte all’episodio di ieri: “Il mio non è un ragionamento di parte, lo si evince da quello che ho dichiarato. Voglio solo far capire ai vertici arbitrali che mandare in giro questo tipo di arbitri fa solamente male allo sport. Ci può stare l’incompetenza nel valutare certi errori tecnici ma non si può accettare la presunzione e l’atteggiamento tenuto nei confronti di noi calciatori. Gli occhi vigili del commissario di campo spero che abbiano visto il tutto e prendano provvedimenti nei confronti di questa persona”.