La salvezza in zona Cesarini ottenuta dal San Lorenzo Nuovo sul campo del Canale Monterano dieci giorni fa ha fatto tirare un sospiro di sollievo al presidente dei gialloblu Antonio Natalini. Al numero uno del club altoviterbese resta però il rammarico di una stagione di alti e bassi dove il patron laurentino si sarebbe aspettato qualcosa di più. Non manca qualche stoccatina e la voglia di rivoluzionare un po’ il San Lorenzo del futuro.
Presidente Natalini, salvezza sofferta a pochi minuti dalla fine. E’ stata una faticaccia quest’anno.
“Con una squadra del genere andare a fare i play out e rischiare di retrocedere è stata non sofferta ma soffertissima”.
Sorpreso per l’immediato addio di Enrico Centaro?
“Non ha fatto nemmeno finire il campionato che già ha salutato tutti, meno che la società. Mi dispiace non per me ma per i dirigenti ed il paese intero. Dopo tre anni qui e due campionati di Promozione San Lorenzo Nuovo avrebbe meritato almeno un grazie, soprattutto dopo quello che ha ricevuto da questa gente”.
Fra poco è ora già di programmare il futuro. Sarà ancora San Lorenzo oppure ci sono ipotesi di fusione con la Vigor Acquapendente?
“Ci prendiamo un paio di settimane di pausa e di riflessione. A giugno cominceremo a parlare di futuro. Al momento la fusione mi sento di escluderla ma può succedere di tutto”.
Ha detto più volte che vuole aria di cambiamento. Da chi si ripartirà?
L’ho detto già in una precedente intervista. Per il 99 per cento sarà tutto da rifare. L’altro 1% sono io”.