Domenica è partita la volata per il secondo posto e la Valle del Tevere ha messo la testa avanti. Terza vittoria di fila per i ragazzi di mister Stefano Scaricamazza autori di una grandissima stagione finora. Pregevole anche il successo in un campo difficile come quello di Tor di Quinto. I punti di vantaggio da gestire sul Montespaccato sono ora tre. Un secondo posto che appartiene ai biancazzurri, lo dice la stagione. Se andiamo ad analizzare i dati statistici infatti la Valle del tevere ha occupato la piazza d’onore per 24 domeniche su trenta, due delle quali l’hanno vista addirittura primeggiare davanti alla Vigor.
Mister Scaricamazza, il 2° posto, come dicono i numeri, sarebbe dunque un premio alla continuità di una squadra che nel girone di ritorno ha acquistato esperienza e maturità sfiorando il sogno della finale di Coppa Italia.
“Lo meritiamo perché la Valle del tevere ha dato un segnale durante tutto il campionato di poter stare in quelle posizioni”.
La Valle del Tevere del ritorno sembra una squadra più cosciente dei propri mezzi. E’ cambiato qualcosa mister?
“Per stare lassù vuol dire che sia durante l’andata che nel ritorno abbiamo avuto costanza di risultati. Nel girone di ritorno abbiamo acquisito determinate certezze e una certa mentalità. I risultati positivi ti aiutano a fare tutto questo”.
Un peccato trovare questa Vigor che ad una squadra capace come voi di fare venti vittorie in trenta gare ha lasciato solo le briciole.
“La Vigor ha dimostrato nella continuità di risultati la qualità maggiore per vincere un campionato. Frutto di un percorso triennale. Noi invece siamo al primo anno che proviamo a costruire qualcosa d’importante. Ci eravamo prefissati di provare ad entrare tra le prime tre e ci siamo riusciti. Anche noi abbiamo centrato l’obiettivo”.
L’unico rammarico è forse quello della Coppa. Non è così?
“Sicuramente ci ha lasciato l’amaro in bocca. Eravamo arrivati ad un passo dalla finalissima e questo rammarico resterà per molti anni. E’ vero anche che nessuno avrebbe mai pensato di fare una stagione simile”.
Difesa a quattro o difesa a tre? Da un mese la VdT sembra avere trovato un’identità precisa con i quattro dietro ed il tridente davanti.
“Sono cambiate alcune situazioni. Purtroppo durante l’anno abbiamo sofferto di numerosi infortuni. Per tutta la stagione ci siamo trovati bene con la difesa a tre. Poi col recupero di Mechilli e le perfette condizioni di Fiorentini si è potuto cambiare. A tre dietro forse giochiamo meglio ma avere quel trio davanti ci dà maggiori garanzie”.