Senza pace in casa Virtus Bolsena. Doveva essere il giorno della ripartenza quella che doveva sancire l’ufficialità dell’incarico di Massimiliano De Celis ed altre operazioni di mercato (vedi quella di Nencione) ed invece ecco il dietrofront dello stesso tecnico romano che stamane ha comunicato al presidente Finocchiaro la sua rinuncia: “A mio avviso non ci sono i presupposti giusti per intraprendere una cavalcata che porti all’impresa salvezza. Servivano certe garanzie in primis tecniche per vivere una stagione da qui a maggio diversa da quella vissuta finora. Bisognava partire da dei punti fermi, sia in termini dirigenziali che di giocatori. Ringrazio comunque Finocchiaro per la sua gentilezza e la precisione con la quale ci siamo rapportati”.
Il presidente Gino Finocchiaro alle prese dunque con una situazione non facile. Esonero di Spano, rinuncia di De Celis, ultimo posto in classifica ed una squadra da rifondare se vuole tentare la salvezza: “Il progetto che lui mi aveva prospettato non è sufficiente alla salvezza. Non bastano quattro giocatori, ne servono otto. La squadra va rifondata perché ho sbagliato io a costruirla pensando che fosse sufficiente a centrare i nostri obiettivi. Vediamo se far rientrare in pista Spano ma la priorità al momento è quella di rinforzare la squadra”.
Partiranno dunque Troili, Maiorana, Soave, Moreno, Nulli, Cosimi, oltre a quelli che erano arrivati insieme a De Celis ovvero Micelli e Fenu.
Piccola consolazione per la società giallorossa la premiazione per i cinquant’anni di storia della Virtus Bolsena sabato mattina alle 11 alle undici a Fiumicino.