Dopo appena una stagione si conclude la favola del Capodimonte. Dominatrice della scorsa Terza Categoria, la società del presidente Zuffi non si presenterà ai nastri di partenza del prossimo campionato di Seconda. Una decisione sofferta ma giustificata dai problemi logistico-amministrativi che i dirigenti hanno dovuto riscontrare nell’ambiente comunale. La fine di un progetto spiegatoci proprio in questi termini dallo stesso direttore generale Mirko Zuffi: “Abbiamo finito il campionato nonostante si presentassero di fronte a noi numerose difficoltà. Noi volevamo fare degli investimenti per portare il Capodimonte in Seconda Categoria ed avviare il settore giovanile. Non avevamo determinate sicurezze sulla struttura pubblica, avevamo anche proposto una fusione con l’altra società per crescere insieme ma alla fine ci è stata resa la cosa impossibile. Ci sono stati anche tanti contatti con altre società della zona ma abbiamo sempre sperato che quella di Capodimonte potesse essere la situazione migliore per fare un bel progetto calcistico. Mi dispiace soprattutto per il tecnico Riccardo Ranaldi che aveva preso accordi con noi, mi dispiace anche per tutti quei giocatori che avevamo contattato e ci avevano espresso la voglia di venire a giocare a Capodimonte”.