Doveroso per diritto di cronaca ritornare sui fatti di Atletico Capranica-Barbarano Romano, gara del girone B di Seconda Categoria sospesa al 30’ della ripresa dopo un faccia a faccia tra due giocatori delle due squadre.
Non essendo presenti abbiamo interpellato le due società per capire meglio come sono andate le cose.
Siamo partiti dal presidente dell’Atletico Capranica Paolo Innamorati che, oltre a scusarsi, ha provato a spiegare la dinamica dei fatti secondo l’ottica capranichese: “Chiediamo scusa a tutto l’ambiente calcistico per quello che è successo. Veniamo da una settimana di riflessione, ci facciamo i segni neri e rossi sul volto e poi mettiamo in scena uno spettacolo indecoroso. La partita non è stata maschia, né tantomeno nervosa. Calcisticamente è stata una gara che aveva visto il predominio dei padroni di casa ma senza alcun intervento cattivo. Un normale e sano agonismo, le ruggini della Terza Categoria erano solo un lontano ricordo. Poi un parapiglia tra un mio giocatore ed uno del Barbarano Romano. Se tutti gli attori fossero intervenuti per sedare gli animi non ci sarebbero stati problemi invece non è stato così. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’ingresso della panchina ospite che non ha calmato gli animi ma ha accerchiato il direttore di gara, non so per quale motivo. Non sono venuti a mettere pace ma a litigare. L’arbitro, a torto o a ragione, si è sentito in pericolo ed ha fatto i tre fischi. Se non si fosse riversata intorno al fischietto non ci sarebbe stata alcuna sospensione. Mi dà fastidio perché ho sentito parlare di rissa quando invece non è stato assolutamente così. Dispiace veramente sia per quello che è successo sia per una questione di immagine sia perché ci stiamo giocando un campionato e probabilmente subiremo delle conseguenze con la sentenza del giudice sportivo”.
Dall’altra parte il tecnico del Barbarano Romano Daniele Crispoldi spiega i fatti dall’ottica: “Dovevamo parlare di una grande partita del Barbarano che arrivava alla terza gara senza prendere reti e che era riuscito a fermare la capolista ed invece dobbiamo parlare di altre cose. Tra il mio difensore ed il loro attaccante non so cosa sia successo ma probabilmente si sono attaccati. Poi abbiamo visto che due calciatori dell’Atletico Capranica hanno dato due calci al mio giocatore. A quel punto sono entrate prima la mia panchina poi anche la loro. Sono entrati anche loro ma non è volata una mosca. Un mio giocatore della panchina, uno solo ed ingiustificatamente, è andato incontro all’arbitro chiedendo se avesse visto quanto accaduto. Ma nessuno l’ha aggredito, né minacciato. E’ stato esagerato tutto, il testa a testa, le proteste ma anche la sospensione. Ho già promesso una severa punizione al mio calciatore perché non si doveva permettere ei entrare in campo. Un arbitro di maggiore esperienza con un pizzico di polso avrebbe gestito la situazione in maniera diversa. Avrebbe tirato fuori qualche cartellino senza problemi visto che non c’è stata alcun tipo di rissa e nemmeno la sua incolumità era stata messa a rischio”.