Si avvicina a grandi passi il derby viterbese di serie D tra Flaminia Civita Castellana e Monterosi Fc. All’andata la decise una testata di Mario Gurma, ora all’Albalonga, nella ripresa. Domenica i biancorossi di D’Antoni saranno costretti a ripetersi per continuare ad inseguire il sogno Lega Pro. E per un parere su questa sfida chi meglio di Lillo Puccica? L’ex tecnico dei civitonici per tre stagioni ma capranichese doc come D’Antoni, colui che ha lanciato giocatori come Buono e Costantini gioca in anticipo la gara del Madami.
Mister Puccica, può la Flaminia mettere ostacoli a questo Monterosi lanciato nella corsa alla vetta?
“Ho visto la gara d’andata e sinceramente ho notato un’ottima Flaminia, il pareggio sarebbe stato più giusto. Però le cose a distanza di un girone sono cambiate e dico la sincera verità: mi dispiacerebbe se la Flaminia ostacolasse il mio amico Dado. Attenzione perché sarà una partita in bilico e si deciderà per una situazione particolare e non per il divario di classifica”.
Domenica sarà in tribuna? Farà il tifo per la sua ex squadra o per il suo amico e compaesano D’Antoni?
“Faccio il tifo per D’Antoni perché sta facendo un grandissimo lavoro e sarebbe il coronamento dell’impegno e della passione di un professionista vero. Stiamo insieme tutte le mattine e so quanto ci tiene. Troverà un grande ostacolo di fronte perché la Flaminia, anche se ha perso Gay, è una buona squadra e giocherà su un campo dove non sarà facile palleggiare come è abituato il Monterosi”.
Rieti, Arzachena, Monterosi. Chi vede come favorita Puccica in questo rush finale?
“Il cuore mi dice Monterosi, lo spero tanto. Se poi devo essere obiettivo e razionale vedo un poco favorito il Rieti perché a differenza dei viterbesi è un capoluogo di provincia, è abituata a guerreggiare in questa categoria ed ha la benedizione dei vertici del calcio che non è poco. L’Arzachena non la conosco ma credo sia una rivelazione, era impensabile fino a qualche mese fa che i sardi prendessero il posto de L’Aquila”.
Se l’aspettava invece un Monterosi così competitivo fin da subito?
“Chi non conosce il calcio non sa quanto è difficile vincere anche se hai la squadra per vincere. Mi vanto di essere stato l’artefice di aver consigliato a D’Antoni di fare l’allenatore alla Sorianese. L’ho avuto da giocatore, Dado era già un leader. Però è anche fuor di dubbio che quando hai gente come Pippi, Salvatori, Matuzalem, Fanasca, Costantini, che lanciai io a Lanciano, hai tutte le carte in regola per lottare per il vertice. Merito alla società che ha lavorato bene, ai giocatori ed allo staff tecnico. Purtroppo nonostante abbiano fatto un campionato strepitoso hanno trovato sulla sua strada Arzachena e Rieti che hanno bene altrettanto. Però non devono mollare fino alla fine, tutto può succede anche se due punti può essere un piccolo vantaggio per il Rieti”.
La Flaminia ha fatto il suo ennesimo buon campionato. Eppure si esaltano poco i risultati di questo club…
“Al di là della mia uscita di scena, in un modo diverso da come avrei sperato, il presidente Ciappici va gratificato per quello che è riuscito a fare. E’ un presidente che non ha mai avuto grandi aziende alle spalle, eccetto la Flaminia in questi ultimi anni. E’ un eroe, dovrebbe essere da esempio ai presidente che aprono e chiudono in poco tempo come i negozi. Devo però aggiungere una cosa, tolte le prime quattro-cinque squadre del campionato c’è una mediocrità in questo girone che dalla Flaminia mi sarei aspettato qualcosina di più. Considero fondamentale l’assenza di Gay ma poteva lottare per i play off ed invece si ritrova a troppi punti di distanza”.
Alessio Fratini