Oggi pomeriggio è partita la nuova stagione del Monterosi Fc.
Agli ordini di mister Marco Mariotti e del nuovo staff tecnico (Carlo Bini il preparatore atletico e Fabio Morelli quello dei portieri) capitan Gasperini e tutto il resto della truppa hanno cominciato la preparazione atletica che vedrà i biancorossi lavorare al Martoni fino al 3 agosto giorno della partenza per il ritiro di Rocca Porena.
Nel frattempo la società ha tesserato altri due giovani di grande prospettiva: Valerio Mastrantonio e Simone Sau.
Classe 1999, regista di centrocampo, Mastrantonio quest’anno ha totalizzato 21 presenze condite da quattro gol con la Primavera del Frosinone (37 presenze nelle ultime due stagioni). Mastrantonio è cresciuto nelle fila della Lodigiani. Era il 2012 il giovane classe ’99 è stato costretto a fermarsi. Gli venne diagnosticata la Sindrome di Osgood-Schlatter, un processo degenerativo che colpisce la tibia e che ha messo in serio rischio la sua carriera. Ma la forza di volontà è grande ed una volta messa alle spalle la malattia ricomincia dal Guidonia e Vigor Perconti. dalla Romulea prima della chance concessagli dal Frosinone. Mastrantonio, famoso per un gol direttamente da calcio d’angolo contro l’Avellino, vuole giocarsi al meglio la carta Monterosi. Il regista di centrocampo arriva con la benedizione di mister David D’Antoni, ex guida dei biancorossi: “Sono contento di questa opportunità afferma Mastrantonio – perché Monterosi è diventata una piazza importanti. E’ il primo approccio al professionismo anche se un po’ d’aria dei grandi l’ho respirata con qualche panchina in serie B. Sono curioso di come possa riuscire a confrontarmi in un campionato bello e difficile come quello della serie D. Spero di riuscire a giocarmi questa chance al meglio. D’Antoni mi ha consigliato bene”.
Difensore centrale classe 2000, Sau è cresciuto nelle giovanili del Cagliari. Lo scorso anno ha vestito le maglie di Latte Dolce e Tonara. Sardo doc, per Sau è la prima volta fuori dalla sua terra: “Non potevo farmi scappare un’opportunità come quella di giocare nel Monterosi. E’ un’esperienza assolutamente da fare. Ho tanto da imparare perchè sono molto giovane ma sono pronto a giocarmi le mie carte”.