di Massimiliano Morelli
A Hollywood se la sognano una serata come quella del Salicicchia, statene certi, mentre siamo assaliti dalla netta sensazione che Alessio Fratini, deus ex machina dell'Oscar del calcio della Tuscia, organizzi da cinque anni a questa parte l'appuntamento di fine stagione con un unico scopo, quello di poter chiedere novità di mercato al premiato di turno nel momento in cui il “malcapitato” sale sul palco d'una location perfetta per un evento del genere. Nessun premiato è tornato al proprio posto senza la domanda di rito, ma anche se in pochi hanno “spifferato” novità da campagna acquisti è certo che Fratini abbia avuto l'opportunità di immagazzinare informazioni utili per la bisogna.
La serata è scivolata leggera, fra risate, applausi e momenti toccanti, come quello legato a Luca Pulino, capitano del Capranica ma soprattutto amico di tutti i presenti, nessuno escluso. Il premio che prende il suo nome è stato assegnato a Gianluca Cosenza, che si è presentato con la famiglia e col piccolo Francesco pronto a indossare la giacchetta della Lazio, ma questa è un'altra storia. Corneto Tarquinia, Nuova Pescia Romana, Virtus Monteromano e Castel Sant'Elia hanno ricevuto il premio “Stagione d'applausi”, ed è stato il “la” alla serata, chiusa poi da Massimiliano Farris, al quale è andato il premio “Riccardo Celleno”. E qui va aggiunto che al “secondo” di Simone Inzaghi non è bastato esser tampinato dalle domande di Massimiliano Mascolo (uno dei quattro giurati del premio, ndr), visto e considerato che alla fine, a microfoni spenti, è rimasto a vivere i tempi supplementari della serata con un nugolo di addetti ai lavori coi quali s'è confrontato non solo sull'habitat laziale.
L'Onano Sport s'è presentato con la polo verde d'ordinanza e al gran completo per ritirare il premio per il successo nel campionato di seconda categoria, mentre al Doc Gallese è andato quello di prima (categoria) e al Montalto calcio il trofeo per aver alzato al cielo la coppa Italia di Promozione. Stefano Rosciani miglior portiere (giovane, 19 anni, è stato proposto a Farris di prenderlo alla Lazio per scalzare Strakosha, classe 1995, già “vecchio”), Francesco Giulietti è il miglior difensore, l'ingegnere aerospaziale Marco Leo ha ritirato il premio come miglior centrocampista; e ancora: Roberto Romagnoli è stato miglior cannoniere regionale, Simone Provinciali il bomber della Tuscia, il giovane dell'anno Niccolò Lo Bue. Emozione per il premio giovane allenatore dedicato a Emiliano Morelli, ragazzo di 23 anni morto d'infarto non più tardi di quaranta giorni fa e raccontato dal papà, Massimiliano, che ride e scherza con tutti ma si porta dentro un dolore senza eguali. Il premio è andato ad Alessandro Oroni e Daniele Fracassa, mentre il premio dirigente dell'anno (dedicato alla memoria di Riccardo Boccialoni, altro elemento della Polisportiva Monti Cimini recentemente scomparso) è stato vinto da Andrea Scarpetta. Finale dedicato al tormentone della serata, quel “Iacomini è mejo de Nencione”, con i due portieri amici da una vita messi in mezzo nella speranza di vederli venire alle mani. Macché, le mani a entrambi servono per parare anche colpi bassi come questi. Comunque sanno stare allo scherzo, e tanto basta per portarli nel cuore. Ah, a proposito, voi fate come vi pare, ma intanto anche Luca Pulino l'ha confermato. Cosa? Che “Iacomini è mejo de Nencione”.
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Il video della premiazione di Luca Pulino andrà in onda Sabato ore 22 su Gold tv, digitale terrestre, canale 17. In replica il martedi successivo su One tv, canale satellitare 828 del pacchetto free di Sky