Un vero e proprio disastro quello compiuto ieri in casa del Falaschelavinio da parte del Città di Cerveteri che dopo il 6-1 rimediato dai diretti avversari sprofondano in coda alla classifica frutto di sei sconfitte in undici gare.
Un crollo che il tecnico Marco Ferretti descrive così: “La squadra a livello mentale non aveva più nulla da dare già dopo quindici minuti dal momento che eravamo sotto di due gol e con un uomo in meno. Mi ci metto anche io che mi sono spento”.
Una situazione che ha portato ‘lupo’ Ferretti a 48 ore di riflessione prima della decisione di lasciare la pnchina del Cerveteri: “E’ una questione di orgoglio, non è nelle mie corde. Lo devo anche al presidente Fabio Iurato perché per Marco Ferretti è stato un presidente da serie A. Quindi lascio con la speranza che il Cerveteri possa invertire la rotta. Ho provato in tutti i modi in queste settimane a prendere in mano la questione, ma non ci sono riuscito.
Oggi sono andato al campo ho fatto un confronto con i ragazzi, li ho salutati. Mi è dispiaciuto ma lascio Cerveteri con un altro bel ricordo: nel 2012 vinsi il campionato e la scorsa stagione l’impresa della salvezza”.
Un Città di Cerveteri che ora dovrà ricostruire. Molto probabilmente non lo farà il presidente Iurato ma il gruppo di imprenditori della zona che nelle prossime ore dovrebbe mettere nero su bianco il passaggio societario. Sul piede di partenza non solo Palermo, Toscano, Salvato e Teti ma anche gli altri grandi. Se passerà la mano sarà un Cerveteri ridimensionato con tanti giovani ma con un destino, per quest’anno, già segnato.