Mentre il governo italiano si appresta a firmare un trattato importantissimo con la Cina per la cooperazione nel progetto One Belt One Road (OBOR), nuovi progetti bilaterali nascono nella filiera sportiva. Nella seconda settimana di marzo, a Pechino è stata registrata la Beijing Calcio Sports & Culture Ltd, ente italo-cinese che lavora a stretto contatto con le autorità governative della Cina, e che presenta un bacino d’utenza davvero impressionante avendo già lavorato alla formazione di 20.000 giovani calciatori in diverse aree della Cina ed oltre 1.000 allenatori. Con il CEO della società, Daniele D’Eustacchio, capiamo insieme come funziona questa nuova realtà e perchè rappresenta una grossa opportunità per le aziende italiane.
Come nasce il progetto: Nel maggio del 2018, Daniele D’Eustacchio, allenatore e direttore tecnico del progetto -con esperienze nell’ambito della formazione calcistica fra Shanghai e Mongolia interna- in collaborazione con Yen Wang, presidente di Italy China Friendship Assocciation (ICFA), avevano firmato un accordo di cooperazione con la Provincia di Shandong. Hanno aderito all’iniziativa inizialmente nove città della provincia di Shandong, con alcune scuole calcio e poli sportivi, nei quali hanno lavorato allenatori italiani selezionati. Successivamente è stata fondata a Pechino, nel distretto di Shijingshan, l’azienda vera e propria per poter estendere maggiormente la portata del progetto.
“Il tutto nasce dall’unione delle forze fra me e la presidente Yen– racconta Daniele –che tramite ICFA vanta oltre dieci anni di interscambi con l’Italia, sia a livello culturale, commerciale che sportivo. Ora gli enti coinvolti sono molto importanti, dato che lavoriamo a stretto contatto con il Ministro degli Affari Esteri, Ministero dell’Educazione ed i funzionari delle province cinesi coinvolti nel nostro progetto. Dunque, siamo dei privati che lavorano con il governo per lo sviluppo del calcio e tutti i settori ad esso correlati, a partire dall’educazione”.
La Beijing Calcio Sports & Culture Ltd si occupa di servizi a livello calcistico, fra Provincia di Shandong, Pechino, ed alcune aree del sudest cinese. “Oltre alla formazione di base per i giovani calciatori ci occupiamo anche di corsi per allenatori, al fine di rilasciare le licenze- continua Daniele D’Eustacchio –ma anche interscambi fra Cina e Italia, con attività di Football Camp e tornei Internazionali. Nel territorio inoltre siamo attivi anche nella ricerca del talenti, quindi scouting. Al momento il nostro core Business rimane la formazione nelle scuole attraverso il Ministero dell’Educazione.”
Daniele ci espone alcuni dati impressionanti, dalla scorsa estate ad oggi, si è lavorato per la formazione di 20.000 atleti e più di 1000 allenatori. “Il nostro obiettivo è quello di far conoscere il sistema di allenamento italiano adattandolo a quello che è la cultura cinese. Se un allenatore viene qua e pensa di imporre la metodologia d’allenamento europea senza tenere conto degli aspetti micro culturali del popolo cinese perde in partenza. Noi nei vari poli e scuole nelle quali abbiamo lavorato siamo riusciti a far recepire il nostro metodo, in quanto nel tempo lo abbiamo affinato cercando di adattarci alle esigenze di coach e calciatori cinesi.”
Le aspettative future: Nei progetti della Beijing Calcio Sports & Culture Ltd vi è quello di fondare un club di calcio, a partire dalle scuole, dunque dai settori giovanili, al fine di convogliare i migliori talenti che giornalmente vengono visionati, ma non solo. Questo progetto, sostiene Daniele, deve riguardare l’intera filiera sportiva: “Puntiamo molto anche agli interscambi culturali, la Nuova Via della Seta gioca in nostro favore anche da un punto di vista commerciale per quel che può riguardare l’alimentazione e l’abbigliamento. Inoltre, tramite l’esperienza pregeressa di Yen Wang con ICFA abbiamo accordi sia con Università italiane che cinesi”. Nel 2018 infatti è stato sottoscritto anche un accordo di cooperazione con la Qilu University of Technology nella provincia di Shandong.
Quali sono dunque le opportunità che si aprono alle aziende italiane grazie a Beijing Calcio Sports & Culture Ltd?: “Le aziende devono capire che noi siamo l’unica società privata italiana che sta dentro al governo cinese, una cosa completamente inedita nel mercato. Grazie a noi le società italiane avranno legami diretti con politici e aziende cinesi, che altrimenti non sono assolutamente facili da ottenere e richiedono mesi, se non anni di trattative. Molti hanno provato ad essere al nostro posto, la stessa federcalcio italiana ci ha provato, ma non ci è riuscita, noi invece siamo già operativi nel territorio e siamo intenzionati a diventare un forte punto di connessione fra Italia e Cina a partire dallo sport.”
Dunque, sia per aziende sportive, per quel che riguarda l’abbigliamento, che per l’import-export di alimenti, questa rappresenta un’ottima opportunità per mettersi in luce. Questo è il primo importante passo per il calcio italiano, a livello di sistema, per poter finalmente essere forti nel mercato cinese.