Finisce l’era di Stefano Scaricamazza alla Valle del Tevere. Più che un ciclo si chiude un’era di circa un decennio iniziata dalle parti di Forano una decina di anni fa e che ha visto la Valle del Tevere volare dalla Prima Categoria fino all’Eccellenza. Una storia lunga, emozionante ricca di successi e qualche delusione come i due play off contro Budoni e, la settimana scorsa, Progresso dove i biancazzurri hanno sfiorato il sogno della serie D.
In questi giorni saluteranno tante bandiere: da Danieli a Fiorentini, passando per Nardi ed Alessio Bianchi ma è in dubbio che il più significativo degli addii è quella del tecnico Stefano Scaricamazza, del condottiero di un gruppo che ha salutato i suoi ragazzi e tutto il club con una lettera davvero commovente:
"Ieri ci siamo salutati con una cena, che non è stata la cena per celebrare una vittoria, che purtroppo è sfumata per pochissimo, ma per celebrare e rendere onore a Voi.
Voi, ovvero i miei ragazzi, che per 10 mesi siete stati lì a lavorare a testa bassa senza mai limitarvi o lamentarvi, soltanto per raggiungere un obiettivo comune.
Siete dei grandi giocatori oggettivamente parlando, basta essere venuti a vedere una sola partita della Valle per rendersene conto, ma forse non tutti sanno che oltre a questo siete grandi uomini! Grandi uomini che sono stati al mio fianco nonostante tutto quello che è successo in questa stagione, mi avete dato fiducia e attenzione trasportandomi in una grande stagione! Il grosso rammarico che ho, è di non avervi visto trionfare sportivamente perchè ve lo sareste meritato...perchè eravate i più forti, quelli più affamati, quelli che quando entravano in campo "non capivate, avevate solo voglia di strappare il cuore a tutti".
Termino dicendo grazie ragazzi miei...spero che in questi 10 mesi di lavoro sia riuscito a trasmettervi le mie idee, i miei pensieri e la mia professionalità. Ho cercato di darvi il mio 110% perchè con questo gruppo non sarebbe stato onesto e giusto limitarmi!
Ringrazio la Società, il mio staff, il nostro Patron, ringrazio Fabrizio ma soprattutto Alessio Bianchi, il mio Direttore, il mio amico e il mio fedele scudiero perchè avere due teste e pensare come se fosse una è cosa rara.
Ringrazio tutti quelli che hanno sostenuto i miei ragazzi e la Valle del Tevere e spero, ma di questo ne sono certo, che questa squadra abbia lasciato emozioni e senso di appartenenza ad ognuno di voi. Un'ultima cosa, il calcio ci separerà o ci riunirà, questo adesso non lo sappiamo, ma io so che questo gruppo rimarrà sempre nel mio cuore".