Un big match che non ha certo colpito l’occhio delle tribune stracolme dell’Angelo Sale. Ci si aspettava di più da Ladispoli-CreCas ma i protagonisti in campo sono comunque soddisfatti.
Bicchere mezzo pieno per il diretto sportivo Paolo Nista: “Sono sempre del parere che gli scontri diretti non bisogna perderli. Importante era tenere a distanza il Cre.Cas. Il Ladispoli ha fatto la partita con l’avversario che si è chiuso pronto dietro e pronto a ripartire e rendersi pericoloso magari con qualche palla in attiva. Noi abbiamo avuto un’occasione per tempo con Cardella. De Angelis tra i pali è un fuoriclasse. Abbiamo cercato di creare ma non era facile contro la migliore difesa del campionato”.
Mister Pietro Bosco ha deciso di non giocarsi la carta Rocchi almeno nella parte finale di gara. Il diesse rossoblu non s’intromette: “Sono due squadre forti che hanno un grosso organico. Ci sta che restino in panchina due giocatori come Rocchi e Gallaccio. Poi nelle questioni tecniche non voglio prendere parte”.
La classifica si accorcia ma Nista è consapevole che ci sarà da battagliare: “Lo sapevamo che non siamo la rosa più forte del campionato, di conseguenza c’è e ci sarà un gruppo di squadre pronte a contenderci la vetta fino alla fine del torneo”.
Stessa lettura quella operata dall’allenatore del CreCas Marco Scorsini soddisfatto di aver portato via un pari da Ladispoli sebbene la sua squadra non vince da quattro partite: “Sapevamo benissimo di affrontare la big del campionato per classifica, qualità di gioco e la piazza a cui faccio i complimenti per il profumo di serie D respirato oggi. Avevamo preparato una partita di sacrificio, qualcuno dei miei ragazzi non stava nemmeno bene; siamo stati bravi a non concedere nulla se non per due errori nostri. Il portiere De Angelis ha fatto due grandi parate".
Nessun minuto Gallaccio ma Scorsini spiega la sua scelta tecnica: “Faccio una scelta importante come quella di schierare il portiere grande. Dovendo schierare quattro giovani e dovendo recuperare uno come Bussi ho preferito dare minutaggio all’attaccante il quale mi avrebbe garantito una gara di maggior sacrificio rispetto a Michele che possiede caratteristiche diverse”.