Picchia duro contro i presidenti delle altre società dilettantistiche di Eccellenza. La presidentessa del Ladispoli Sabrina Fioravanti ci ha messo meno di un anno ad entrare nei meccanismi e prendere pieno possesso della situazione. La numero uno rossoblu, subentrato in estate per tentare di riportare il club in serie D dopo la retrocessione d’ufficio, si scaglia decisamente contro le società che in queste settimane non hanno dimostrato grosse alla ripartenza del campionato. Lo fa in un intervento pubblicato sul profilo social dell’US Ladispoli: “Stiamo vivendo queste ore con grande apprensione come lo scorso anno quando si pose fine ai campionati, speriamo però che questa volta l’epilogo sia completamente diverso, perché per noi sarebbe una doppia beffa dopo l’ingiusta retrocessione della passata stagione. Personalmente - continua la numero uno del club tirrenico - credo fortemente nella ripresa dei campionati. I nostri ragazzi hanno continuato ad allenarsi senza interruzioni dallo stop di novembre e soprattutto abbiamo onorato tutti i rimborsi ai nostri tesserati. In molti preferiscono chiudere la partita qui per evitare di onorare gli impegni e questo non sarebbe giusto. Quando abbiamo intrapreso questo campionato sapevamo tutti che sarebbe stato condizionato dal Covid e pertanto mi sembra che lo scenario non sia così diverso da Agosto scorso. Non riprendere i campionati significherebbe per noi mandare a casa l’intera rosa, aver continuato a credere, lavorare ed investire per mesi inutilmente ed essere costretti a ricominciare da zero l’anno prossimo. Ciò non lo possiamo accettare nel modo più assoluto, chi non vuole più pagare i rimborsi si facesse da parte e spero che la federazione sia riconoscente verso chi in questi mesi come noi ha continuato ad onorare gli impegni e sborsare denari per sostenere i propri tesserati. Al di là di quello che poi sarà o sarebbe il risultato finale a livello sportivo – conclude Sabrina Fioravanti - quello che conta è dare una svolta mentale e ricominciare a vivere sempre rispettando questo male che è il Covid19”.
Parole dure che avranno sicuramente delle ripercussioni nell’ambiente laziale.