Da qualche anno vive a Ladispoli ma la sua anima è assolutamente viterbese. Dopo un peregrinare tra Crecas e Civitavecchia Marco Scorsini torna nel cuore della tuscia dove si è già seduto sulle panchine di Montefiascone, Sorianese, Monterosi e Ronciglione. Sarà lui il tecnico scelto dal duo Pecci-Patrizi e dai nuovi dirigenti Scarpetta e Laurini per guidare la Polisportiva Monti Cimini al suo ritorno in Eccellenza.
Mister, innanzitutto il primo pensiero flash: si torna ad allenare nel viterbese.
“Questa cosa mi rende orgoglioso perché sono viterbese puro sangue e sono veramente felice di dare il mio contributo alla mia terra”
Sarà quasi un nuovo inizio per la Pmc che dopo il passo indietro di Torroni si è riorganizzata con altre figure ed altri dirigenti: su tutti Laurini e Scarpetta che l’hanno scelta per la panchina.
“Innanzitutto voglio fare un piccolo pensiero all’ex patron Torroni. La prima telefonata, il primo contatto è arrivata proprio da lui. Lo ringrazio del pensiero e della stima. Un grande personaggio che ha dato tanto alla Pmc. Ora ha bisogno di tempo per riposare deve staccare la spina e dedicarsi alla famiglia ma tutti noi lo aspettiamo volentieri al campo appena ne avrà voglia. Chiaro che Pecci, Patrizi, Pandimiglio e Scarpetta hanno avuto un ruolo importantissimo. Patrizi già lo conoscevo ma le altre persone no. Il calore e l’affetto che mi hanno dimostrato al primo giorno che li ho conosciuto mi rende molto responsabile. Hanno puntato tanto sul sottoscritto ed io cercherò di non deluderli”.
Eredità importante quella lasciata dal suo predecessore Cammillucci che le ha già augurato buon lavoro.
“Voglio essere onesto. Andrea lo conosco bene. Ha fatto un ottimo lavoro e lo ringrazio degli auguri che mi ha fatto. Cercherò con le unghie e coi denti di difendere il lavoro compiuto da lui e dal suo staff nella passata stagione”.
Nencione, Piergentili e Paolessi: la Pmc di Scorsini ripartirà da questa spina dorsale?
“Hai evidenziato tre nomi. Tre nomi importanti ma ci sono tanti altri ragazzi che hanno dato tanto alla Pmc. Da oggi sarò attivo col diesse Scarpetta per parlare con tutti e capire quali rientreranno nel progetto di Marco Scorsini. Verranno ringraziati tutti a prescindere perché hanno avuto il merito di riportare la Pmc in Eccellenza”.
Si può fare una Eccellenza con una squadra del territorio senza spendere cifre folli anche se lontani da Roma o dal bacino del litorale?
“La società, sulla base dell’esperienza negativa di due anni fa, mi ha chiesto di costruire una squadra cercando, se possibile, di pescare sul territorio proprio per dare risalto ai giocatori del posto. E’ chiaro che tenterò insieme al diesse Scarpetta di mettere dentro più giocatori possibili che possano avere questo sentimento di appartenenza. Ho promesso una cosa: che faremo una squadra senza spese folli, da battaglia, che onori la maglia e che possa avere il mio dna”.
Zhar e Sey: i due gioiellini classe 1999 sono esplosi con oltre 30 reti complessive ed hanno molte richieste. Che fine faranno?
“Sono due giocatori sui quali Marco Scorsini e la Pmc punta moltissimo. Prima di andare fuori guarderò tutti quello che di buono abbiamo dentro”.
Forse è prematuro perché la squadra deve essere ancora formata ma un’idea di obiettivi ve la sarete posta con Pecci e Patrizi.
“La società innanzitutto dopo quello che accadde due anni fa mi ha chiesto di mantenere la categoria. Non mi piace fare proclami. Il calcio mi ha insegnato che solo col lavoro si ottengono risultati. Il mio unico proclama è appunto quello di una squadra che da agosto a maggio riesca a dare il massimo”.