di Alessio Fratini
Lo scorso fine settimana era stato bloccato dal nostro collega Mirko Cervelli sulle tribune dello stadio Casal del Marmo ad osservare il match di Coppa tra Astrea e Sora. E proprio lui stesso ci aveva consigliato di richiamarlo presto perché ci sarebbero state delle novità sul suo futuro.
Parliamo ovviamente di mister Mauro De Vecchis, tecnico conosciutissimo nella nostra regione per aver allenato tantissime squadre. L’ultima la Foglianese che in cuor suo l’ha sempre rimpianto anche dopo le sue dimissioni nel dicembre del 2010.
La redazione del calciodellatuscia.it ha deciso invece di andare a trovare Mauro De Vecchis proprio nella sua nuova casa di Miramare sulla riviera romagnola. Ebbene sì perché il tecnico romano da quindici giorni allena il Real Rimini, formazione di serie D nata proprio lo scorso anno avendo ricevuto le redini del vecchio Riccione Valleverde.
De Vecchis non ha ancora messo la firma sul proprio contratto ma se non ci saranno stravolgimenti dell’ultima ora sarà sulla panchina riminese già dalla prima di campionato prevista per domenica 4 settembre contro la Vis Pesaro.
In compagnia di un bel cocktail ci siamo fatti una bella chiacchierata insieme a lui.
Innanzitutto mister De Vecchis ci racconti come è nata l’opportunità di allenare il Real Rimini.
“E’ un’opportunità che nasce dalle conoscenze che uno ha del calcio. Sono nate delle sinergie con alcuni amici che vivono nel mondo del calcio ed hanno interesse qui. La stima che ci lega l’uno con l’altro ha portato a questa soluzione in una società che è praticamente nuova perché la proprietà fino allo scorso anno la dava in gestione. Quest’anno l’ha presa per mano ed ha bisogno di qualcuno che gliela segue. Proprio per via di queste amicizie si è arrivati a De Vecchis perché un allenatore di campo al quale piace lavorare e riesce a catalizzare tutto intorno a sé. Io l’ho accettato con grande entusiasmo”.
Qualità che nessuno ha richiesto nel Lazio?
“Si, c’erano nel Lazio, io ho avuto delle buone opportunità ma quando mi è stato prospettato di venire qui in Romagna mi è sembrata la soluzione più giusta anche se ancora non c’è nulla di ufficiale perché non ho firmato. Ci sto riflettendo perché in questo momento causa lontananza ho qualche problema a livello familiare. Non è facile vivere lontano da tre figli. Un anno è lungo anche se è una bella opportunità”.
Una serie D che ritornerebbe dopo tanto tempo…
“Si perché l’ho fatta nel biennio 1997-1999 tra Selargius e Calangianus in Sardegna. Però credo che Rimini sia un’altra piazza una di quelle che ha una sua storia ed un suo fascino. Ha un girone di quelli importanti. Sono andato ad Ancona e San Benedetto a vedere la Lazio ed ora mi ci ritrovo da avversario. Per non parlare di Teramo, Vis Pesaro, Civitanovese, Riccione, un girone importantissimo E’ un’opportunità di quelle importanti senza dubbio”.
Se De Vecchis diventasse ufficialmente l’allenatore del Real Rimini chi porterebbe con sé in Romagna?
“Vorrei fare un nome ma è meglio di no. Diciamo che porterei con me Steve Fanka. Se decido di rimanere lo porterò sicuramente con me. Ma lui non sarà il solo”.
Un giudizio sulla Foglianese del suo amico Giovannini?
“E’ una squadra giovane ma ben allenata da un tecnico molto preparato come Cristiano. E’ attrezzata per un buon campionato ma non credo che sarà di vertice. Cristiano Giovannini è un valore aggiunto ma deve essere sostenuto anche nei momenti difficili”.
Chi vincerà il girone A di Eccellenza laziale?
“L’Ostiamare in pole. L’Albalonga subito dietro. Non penso che ci possano essere alternative”.