Puntata davvero interessante quella che ci ha regalato ieri ‘Aspettando il Calcio Giocato’, il format video prodotto dalla redazione di Calciodellatuscia.it in onda tutti i giovedì sera dalle 21 alle 22.
Oltre all’agente Fifa Giuseppe Schiraldi, al giornalista del Corriere dello Sport Mario Gaetano ed al calciatore dell’Unipomezia Manuel Panini è stato davvero utile ascoltare uno dei rappresentati dell’Asso Calciatori Pasquale Mauriello. Con lui ovviamente si è parlato del tema principale di questi ultimi giorni e settimane: la ripartenza del campionato di Eccellenza.
Pasquale Mauriello, la ripartenza dell’Eccellenza dopo una due giorni molto intensa ha iniziato il suo iter nel tentativo di una ripartenza. Possiamo dire che ci si sta provando?
“Si, sono state 48 ore decisamente difficile. Si è passati dall’ipotesi di assoluta non ripartenza allo spiraglio che l’altra sera si è aperto col riconoscimento dell’Eccellenza ad interesse nazionale ed al quale tutti speravamo. I passaggi per arrivare ad una ripartenza non sono semplici, bisogna essere chiari, però questo è stato un primo passo importante”.
Come proseguirà l’iter della ripartenza?
“Lo stesso successivo sarà il Consiglio Federale che dovrebbe arrivare o fine settimana prossima o inizio di quella successiva. Durante questi giorni ci auguriamo che la Lnd disponga un format per la ripartenza da presentare al Consiglio Federale. E’ compito ora della Lnd raccogliere tutte le istanze dei comitati regionali e presentarsi in Consiglio Federale con una risposta da far discutere. E sono certo che avverrà”.
Capitolo protocollo e ristori. Per mettere in piedi un modello simile alla serie D servirà anche questo oltre ad un format valido. Come Lnd e Figc pensano di organizzare un campionato.
“Purtroppo le vicissitudini politiche che ha avuto il nostro paese nelle ultime settimane non ci sono state d’aiuto perché nel Ristori V che il Governo Conte avrebbe dovuto approvare erano stati disposti contributi importanti per le società che sarebbero dovuti andare a coprire costi di tamponi e sanificazioni. Aspettiamo con ansia la delega allo sport perché sappiamo come questi aiuti siano necessari per far ripartire tutto il mondo dello sport sia oggi che in futuro. Per quanto riguarda il protocollo è impensabile che si possa ripartire con quello che avevamo a settembre-ottobre. Sarà fondamentale adeguarlo a quello di serie D. Come Asso Calciatori abbiamo sembra detto di esser pronti a ripartire ma in sicurezza. I calciatori devono essere messe nelle condizioni di giocare con un protocollo come quello della serie D”.
Verso quale direzione si sta andando? Che ruolo avrà Gravina e la Figc nel prossimo Consiglio Federale?
“Come associazione abbiamo appoggiato sin da subito la candidatura di Gabriele Gravina ma ora la palla passa al Consiglio Federale dove ci sono tutte le componenti Aic, Aiac, Lnd. Ripeto, non possiamo permetterci di tralasciare il discorso sicurezza. E’ stato già un miracolo tenere in piedi un campionato come quello della serie D, ci sono stati dei momenti nei quali abbiamo temuto veramente. Come associazione abbiamo fatto tutto il possibile. Per l’Eccellenza dobbiamo fare i conti con situazioni difficili tra le varie regioni dove il Covid è intervenuto anche in maniera più pesanti dove le opinioni sulla ripartenza sono molto diverse rispetto alla nostra regione. Va tutto messo sul piatto della bilancia. Quello che dico sempre ai ragazzi: non ci si può dimenticare di ciò che sta accadendo lì fuori. Pensare di fare qualcosa di diverso vuol dire dimenticarsi di ciò che ci circonda”.
Quale può essere il format più giusto per un’eventuale ripartenza. Cosa potrebbe studiare la Lnd? C’è il problema retrocessioni dalla serie D se non si ripartisse?
“Bisognerà innanzitutto capire se ci sarà l’obbligo per la società a tornare in campo o sarà una ripartenza facoltativa, cambia molto. Come detto ad inizio puntata ci auguriamo che arrivino gli aiuti necessati a tutto il mondo della sport. Ci auguriamo che possa essere ripristinato il Ristori V. E’ impensabile togliere in serie D le retrocessioni. Qualunque sia il format per l’Eccellenza sarà fondamentale garantire nuova linfa quindi promozioni dall’Eccellenza e retrocessioni dalla serie D. Bisogna essere onesti, ricordiamoci la situazione che stiamo vivendo, guardiamo quello che è successo nelle coppe europee lo scorso anno o nella questione Juve-Napoli. Giocare un intero campionato sarà difficile. So che il calendario non sarà omogeneo ma penso che il solo girone d’andata, per una questione di sicurezza e costi, con play off allargati sia il format più sensato per una conclusione della stagione”.
Assocalciatori in questi ultimi mesi ha fatto un grande lavoro anche per la tutela dei calciatori dilettanti e la riforma contrattuale.
“Per l’Eccellenza uno dei nostri obiettivi principali è l’introduzione di un accordo economico anche in Eccellenza, magari fino a 10mila euro esentasse. Una tutela per il calciatore ma anche uno strumento di fondamentale importanza per le società che hanno deciso di investire. Abbiamo ottenuto tanto anche in serie D alzando il massimale con l’introduzione degli accordi economici pluriennali anche senza tetto massimo. L’Eccellenza ha bisogno di uno strumento regolamentato e certo”.