Un fiume esondato. In casa Montalto calcio è arrivata la resa dei conti. Dal momento magico col sesto posto in classifica e terza miglior difesa del torneo (ancora la settima nonostante le nove gare senza vittoria) al limite del precipizio. Un’isola felice che da novembre in poi si è trasformata in una foresta piena di ostacoli
Gli eventi recenti li conoscete tutti. Ma le dichiarazioni del nuovo diesse Mauro Scarponi hanno suscitato scalpore e soprattutto qualche risentimento. Daniele La Forgia, uno dei più anziani del gruppo, e tra coloro che ha salutato la comitiva, vuole replicare. Quello del difensore ex Ciampino, Unipomezia, Ladispoli, Sporting Genzano e Polisportiva Monti Cimini è un duro intervento di replica alle parole dello stesso Scarponi: “Dovete sapere tutti che il signor Scarponi al Montalto lava i panni, fa le liste, è il magazziniere. Con tutto il rispetto per questi ruoli non è certo il direttore sportivo. Quello è un altro mestiere. Prima di parlare di me e dei miei compagni il signor Scarponi doveva essere presente ai quattro colloqui che io in questi mesi ho avuto col presidente ed il capitano. Il signor Scarponi è colui che guida il pulmino della società per le trasferte, colui che si dimentica di proposito la borsa di Cissè per la partita di Genzano perché era arrabbiato per la sua partenza. Gli abbiamo dovuto prestare noi gli scarpini per giocare. Bisogna avere rispetto per ragazzi di 22 anni come Quattrotto, Lo Schiavo e Fraschetti che si sono sobbarcati mille kilometri a settimana senza avere per mesi un rimborso. E se non ci siamo presentati all’ultima trasferta è perché non potevamo anticipare i soldi per venire al campo per l’ennesima volta”.
La Forgia è un fiume in piena, vuole raccontare la sua verità sulla vicenda visto che il ds Scarponi ha parlato di chiarezza e rispetto per i programmi societari: “Era il 14 dicembre, ultimo giorno del mercato invernale. Il sottoscritto va a colloquio con presidente e capitano. Il presidente ci assicura che avrebbe sistemato il tutto in pochi giorni. Cosa che non è avvenuta purtroppo. L’ultimo rimborso ce lo pagò il signor Alessio Biancone prima del suo addio. E quel giorno lo stesso direttore sportivo Iannicelli non era ancora a conoscenza delle situazioni economiche attraversate dalla società. Aspettiamo Natale ed a gennaio la società prende altri giocatori per sostituire i partenti. Andiamo di nuovo a colloquio col presidente per chiedere ulteriori spiegazioni. Il rimborso di novembre arriva addirittura il 1 febbraio. Da quel giorno la società non si presenta più al campo, ha abbandonato una barca che stava per affondare. Domenica siamo stati costretti a giocare coi palloni del Real Monterotondo Scalo perché non avevamo un pallone decente per giocare. Stiamo facendo l’Eccellenza, ho vinto tanti campionati, un minimo di organizzazione pensavo fosse alla base di tutto. Abbiamo cercato di aiutare il presidente fino all’ultimo, ci abbiamo provato. Nonostante tutto auguro a lui ed al Montalto di riuscire a centrare la salvezza. Ma non posso assolutamente restare in un contesto simile”.