Una notizia che ci spezza il cuore e ce lo riempie di tristezza e malinconia in una domenica dove il calcio non la fa più da padrone da quasi un anno.
Luca Pulino ha lasciato la vita terrena, quella per la quale aveva combattuto come un guerriero aggrappandosi a quelle ‘Porte della Speranza’ per sostenere tutto il movimento della lotta alla SLA.
Una malattia che ha accompagnato Luca per venti lunghi anni ma al quale non è riuscita mai a togliergli il sorriso e la voglia di apprezzare il mondo intero.
I suoi racconti da calciatore del Capranica, le feste con gli amici, i contatti con i social, gli affetti familiari, le iniziative benefiche proprio per incentivare la ricerca. Nel 2016 scrisse con gli occhi anche un libro “E il meglio deve ancora venire” nel quale Luca racconta il suo rapporto con la malattia.
Lo vogliamo ricordare con questa frase che appare nella copertina del suo libro: “Non si può bleffare se sei immobilizzato in un letto, non hai voce e comunichi con un lettore a scansione oculare. Non si può fingere se ogni notte quando ti addormenti sai bene che il risveglio sarà un’incognita e per ogni giorno che nasce dovrai accettare di essere accudito come un infante. Se non queste condizioni hai il coraggio di parlare di amore per la vita, puoi ritenerti il vincitore della battaglia”.
La sua speranza si è trasformata ora in felicità eterna. Capranica e tutto il calcio dilettantistico viterbese ti saluta grande Capitano.
Ciao Luca!!