E’ il momento delle celebrazioni in casa Castel Sant’Elia per la vittoria del campionato di Prima Categoria.
Un traguardo che vede tra i principali attori il condottiero della squadra: Raniero Brunelli. Il tecnico ha permesso ai castellesi di compiere quel salto in avanti di crescita servito a vincere il girone D di Prima Categoria.
Prima vittoria tra grandi dopo quelle nei settori giovanili. Per mister Brunelli è una rivincita oltre ad una soddisfazione?
“Questa è la prima vera vittoria di quelle che contano soprattutto perché fatta in un girone dove non conoscevamo nulla. Eravamo attrezzati ma siamo stati catapultati in un raggruppamento dove l’unica compagine di nostra conoscenza era la Jfc Civita rivelatasi poi una delle società più competitive insieme all’Elis”.
Il giorno dopo il trionfo passano per la testa tante cose. Quali in particolare?
“Mi passano tanti sacrifici e kilometri fatti in questi nove mesi, tutte le volte che ho lasciato la famiglia. Come quelli che coltivano questa passione devono fare delle rinunce rappresentate inizialmente dai familiari più stretti. La gioia di domenica mi ha ripagato di un po’ di tutto”.
A chi vuole dedicare questo successo Raniero Brunelli?
“Ai miei figli Federico e Giulia, a moglie ed a mia madre che non c’è più. Ovviamente la faccio anche al direttore, alla società ed ai miei ragazzi. Infine una parola a Gilberto Graziosi, il papà di Luca che ci segue ed trova sempre da regalarci un sorriso quando forse siamo noi a doverlo regalare a lui. E questo ci ha dato una forza enorme”.
Squadra forte ma poi per vincere i campionati serve sempre qualcosa in più…
“Si e quell’altro c’è stato, soprattutto la consapevolezza che ci è scattata nel periodo natalizio. Quando ci si allena il 31 ed il 2 e 6 gennaio come se fossi un professionista vuol dire che i ragazzi non hanno voluto buttare via i sacrifici fatti. Loro mi hanno seguito, hanno creduto in me e nello staff ed io ero debitore nei loro confronti. Ho provato a trasmettergli il carattere, la carica e la voglia di arrivare. Credo che questa vittoria sia meritata per tutte le vicissitudini che abbiamo vissuto nel periodo centrale del campionato”.
Ti sei ripreso quella Promozione che avevi lasciato con un po’ di amaro in bocca a Pianoscarano.
“Il calcio è questo, una volta di dà ed una ti toglie. Le volte che ti toglie sono più di quelle che ti dà ma penso di essermela meritata per quello che ho dimostrato quando me ne è stata data l’opportunità. “Cuboni ha creduto a me e mi ha lanciato tra i grandi. Poi c’è stato il direttore Paoletti per il quale spero di aver ripagato tutta la fiducia che ha riposto in me. Ne parlerò bene anche tra dieci anni”.
La voglia di Promozione di Brunelli e del Castel Sant’Elia è tanta. La difficoltà più grande è quello di confrontarsi per la prima volta con un campionato del genere.
“Faremo in modo e maniera di farci conoscere come è accaduto nel girone D. Ci impareranno a conoscere anche quelli più grandi. Questo perché da parte del Castel Sant’Elia c’è voglia di continuare a fare bene. Con il diesse Paoletti parliamo nella stessa lingua e mi mette nelle condizioni di fare bene”.