Nel viaggio dei protagonisti del nostro calcio dilettantistico ai tempi della quarantena non potevamo non andare ad ascoltare il primo cittadino di Bagnoregio. Stiamo parlando di Luca Profili che oltre a rivestire la carica istituzione del centro viterbese è da diverse stagioni il portiere dello Sporting Bagnoregio.
Luca Profili, uno dei sindaci più giovani della provincia ma con un grosso peso di responsabilità sulle spalle. Come sta vivendo questo momento così delicato?
“E’ un grande peso perché i sindaci sono i primi a confrontarsi a pelle coi cittadini a differenza di chi dall’alto prende decisioni. Emergenza grande e del tutto inaspettata. A Bagnoregio la sentiamo ancora di più, essendo un paese che da qualche anno si era basato sul settore turistico; con la chiusura di Civita di Bagnoregio ci è crollato un po’ il mondo. Forse la metà delle persone lavorava con questo indotto, penso ai ristoranti, bar, B&B, forni, chi fa pasta all’uovo. Cercheremo di combattere questa emorragia con tutti gli strumenti a disposizione”.
Le sue prime ordinanze di restrizione all’inizio suscitarono qualche polemica. Poi forse col passare dei giorni la gente ha capito…
“La prima grossa difficoltà che abbiamo avuto è avvenuta con la chiusura della zona rossa ed i viaggi che partivano dal nord verso sud. Per il discorso della passeggiata è stata una questione pratica: se tutti l’avessero fatta nello stesso momento avremmo avuto tutto il paese in giro. Poi centri come i nostri hanno poche risorse di vigilanza ed i droni era uno strumento più utile per controllare il territorio e far rispettare le regole”
Un passaggio sul calcio vista la tua carriera da portiere nei campionati dilettantistici è d’obbligo. Cosa pensi che succederà?
“Sabato e domenica ora mi diverto in cucina ma preferirei tornare di nuovo a giocare. Ci manca molto a tutti noi. Noi dello Sporting Bagnoregio avevamo visto un po’ di luce con quella vittoria sul Capranica, avevamo trovato un po’ il filo. La vedo difficile che si riprenderà perché ci saranno dei protocolli sanitari da rispettare. Nel momento in cui permetteranno alla gente di uscire dalle case sarà difficile riprendere l’attività calcistica, altrimenti succederanno i casi di Rugani, Dybala ed altri calciatori. Non c’è la possibilità di fare i tamponi a tutti i calciatori dilettanti e l’assembramento tra spogliatoi e campo è inevitabile”.
Luca Profili intravede qualche soluzione?
“Il dubbio più grande sarà quello di capire che ne sarà delle attuali classifiche. Qualunque decisione scontenterà qualcuno. Ci porteremo dietro degli strascichi giudiziari. La vedo molto complessa e la Federazione avrà una bella gatta da pelare, decidere il male minore e poi affrontarlo. Da parte nostra dovremo cercare di capire che stiamo di fronte a qualcosa di grosso ed a una emergenza mai vista prima”.