Il campionato di Prima Categoria è durato appena tre giornate non facendosi mancare ovviamente qualche rinvio. Le uniche due squadre a punteggio pieno del girone A sono Pianoscarano e Vetralla 1928.
Proprio la compagine viterbese allenata da mister Raniero Brunelli era lanciatissima per disputare una stagione da protagonista.
Col presidente dei rionali Alessandro Cuboni abbiamo cercato di analizzare il punto di vista del Pianoscarano.
Presidente Cuboni, il Pianoscarano fu tra quelle che un mese fa non firmò la famosa lettera dei presidenti.
“Si a suo tempo non la firmammo perché ritenemmo opportuno che non dovessero essere le squadre a decidere una sospensione ma solo le autorità governative”.
La situazione è degenerata e per le società non c’è luce all’orizzonte. Come si sta comportando il Pianoscarano con gli allenamenti?
“Siamo in un momento abbastanza complicato. La lamentela che noi facciamo è quella di avere una data di prospettiva e non rimanere nel limbo. In questo momento ci sono solo costi, non si incassano sponsor e quote. Inutile tenere la squadra al campo e dare rimborsi senza sapere quando ripartire. Soprattutto se poi la stagione dovesse protrarsi a maggio-giugno. Prima squadra e juniores al momento sono state stoppate per non rischiare anche di fare quarantene. Molti ragazzi lavorano e non possono rischiare. Alla prima squadra è stata data la possibilità in determinati orari di utilizzare la struttura per gli allenamenti individuali a gruppi da quattro per 40 minuti con spogliatoi ovviamente chiusi e la registrazione all’entrata”.
Agonistica e giovanili?
“Attività di base credo che sia giusto mandarla avanti in tutti i modi e le maniere. I bambini hanno l’obbligo di tenere in classe le mascherine. Un’ora di sfogo all’aria aperta può fargli solo che bene. Anche nell’agonistica riusciamo ad andare avanti. Non ci sono state finora situazione piacevoli ed i genitori si stanno fidando di noi e delle misure precauzionali che adottiamo. Per questa stagione abbiamo deciso di adottare il pagamento mensile sia per evitare di creare situazioni di rimborsi sia per non gravare molto sulla situazione economica delle famiglie alle quali abbiamo fatto recuperare le quote perse lo scorso anno con il grest estivo”
Che futuro avrà la stagione 2020-2021 secondo Cuboni?
“Aspettiamo una data, una programmazione. Abbiamo dato tra tesseramenti ed iscrizioni circa 15mila euro, ci dovranno rendere conto di qualcosa. Giocare quasi trenta partite in quattro-cinque mesi la vedo un po’ difficile. Fare un solo girone non dirà il vero sul valore di una singola squadra sia per la prima che per l’agonistica. Questo forse è il rammarico più grande. Sono certo però che i ragazzi che abbiamo noi si faranno trovare pronti al momento in cui si potrà riprendere la stagione”.