VETRALLA - SAN LORENZO NUOVO 2-1
VETRALLA (4-1-4-1) Cima; Santoro (dal 41’ st Silvani), Coletta, Profili (dal 21’ st Carloni), Tomassini; Massaro; Aquilani (dal 25’ st Palombi), Coconi, Criscuolo (dal 41’ st Pistonami), Lanzalonga (dal 38’ st Menegali); De Silvestris. A disposizione Cecchini, Pagliari. Allenatore Pasquinelli
SAN LORENZO NUOVO (4-4-2) Lovotti; Scorsini, Turay, Broccatelli S., Karafili; Coccetti, Broccatelli M., Pisapia (dal 35’ st Battaglini); Dukureh, Vergaro. A disposizione Equitani, Ferri, Mariani, Muzzi, Pampana, Breccola, Crisanti. Allenatore Broccatelli
ARBITRO Zega di Albano Laziale
RETI nel pt al 7’ Massaro (V); nel st al 29’ Lanzalonga su rigore, al 37’ Dukureh (SLN)
NOTE Ammoniti Aquilani, Massaro e Lanzalonga (V); Broccatelli M. (SLN). Angoli 4-2 per il Vetralla. Recupero 1’+8’
Si ferma di nuovo il San Lorenzo Nuovo. E lo fa in uno scontro diretto: a Vetralla arriva una sconfitta (la dodicesima in campionato). Non basta un finale all’assalto per rimettere in piedi una partita che si è fatta difficile sin da subito e che i gialloblu non sono riusciti a domare. Non è la prima volta che capita in campionato. Quando la gara diventa tortuosa e le insidie si nascondono dietro ogni pallone la squadra fa fatica ad adattarsi. O meglio, ci mette del tempo, ma a quel punto tutto diventa più complesso, gli avversari si riorganizzano, otturano gli spazi e il San Lorenzo Nuovo si avvia su su sè stesso restando prigioniero di un pizzico di inesperienza. Il 2-1 finale mortifica le ambizioni perché il discorso salvezza poteva già essere chiuso, ma il gruppo ha tutte le possibilità per raggiungere l’obiettivo.
La partita è complessa e lo si capisce dai primi contrasti. Il Vetralla presenta un 4-1-4-1 che prevede tanta densità in mezzo al campo e il lancio lungo sistematico per l’unica punta De Silvestris che fa tanto movimento per aprire gli spazi. Broccatelli risponde con le solite due linee da quattro, ma la squadra fatica a fare gioco spesso imbrigliata nell’imbuto creato dal Vetralla. Gara spigolosa che per il San Lorenzo si trasforma subito in una rosa piena di spine perché Vergaro spreca una favorevolissima occasione all’alba del match e il Vetralla punisce i gialloblu con la rete di Massaro (7’) che sfrutta un calcio d’angolo. A questo punto la squadra deve imbastire la reazione, ma il gioco è spesso spezzettato e la partita perde ritmo. Così l’azione migliore è una verticalizzazione per Dukureh che conclude forte da dentro l’area ma sulla ribattuta Vergaro tira debolmente. Il San Lorenzo si lamenta per un contatto su Pisapia ai più apparso meritevole della massima punizione.
Nella ripresa Broccatelli mescola le pedine: Pisapia passa a fare il terzino, Scorsini scala in posizione centrale e Coccetti gioca come esterno alto. In sostanza è 4-2-3-1. Movimenti che scaturiscono subito un pericolo: Simone Broccatelli viene liberato al tiro, ma Cima risponde da campione. Il Vetralla risponde in contropiede con Criscuolo che prima impegna Lovotti, poi colpisce il palo. Il San Lorenzo trema e continua ad avere problemi nel produrre gioco. La gara viva un’altra fase interlocutoria e il Vetralla cade nei soliti errori di distrazione. Karafili commette fallo e provoca il rigore che Lanzalonga trasforma (29’). Finale pieno di emozioni: Dukureh accorcia le distanze (37’), De Silvestris colpisce a botta sicura ma Turay salva sulla linea. L’ultimo sussulto è un tiro di Dukureh che si spegne a lato. Nel prossimo turno i gialloblu ricevono la visita del Montalto. Altro scontro diretto la cui importanza è fondamentale. Vetralla chiamata a fare altri punti salvezza sul difficile campo dell'Atletico Capranica.
A margine della partita parla Stefano Broccatelli, allenatore del San Lorenzo Nuovo. “Purtroppo anche in questa partita è mancato un pizzico di esperienza che alla lunga ha fatto la differenza. Non è la prima volta che capita in questa stagione, ma abbiamo imparato a convivere. Ai miei ragazzi ho chiesto anche maggiore cattiveria che in certe situazioni permette di portare la partita dalla nostra parte. Non ci siamo riusciti, ma allo stesso modo non ci arrendiamo. In questi momenti bisogna fare fronte comune e continuare a lottare fino alla fine. Mancano tre partite e dobbiamo dare tutto fino all’11 giugno”.