La Sorianese attende con ansia l’esito del Consiglio Direttivo di lega ed i conseguenti verdetti sui campionati regionali. Il secondo posto ottenuto nel campionato di Prima Categoria alle spalle mette i cimini nella tradizionale classifica di ripescaggio anche se le otto retrocessioni dall’Eccellenza e le otto promozioni dirette dalla Prima non lasciano molti posti a disposizione per completare l'organico di Promozione.
Una preoccupazione legittima che blocca un po’ i programmi della società del presidente Moreno Porta col quale abbiamo fatto il punto della situazione.
Presidente Porta, le vicende istituzionali di questi giorni preoccupano la Sorianese?
“Le notizie uscite l’altro giorno hanno un po’ destabilizzato la nostra situazione anche se allo stesso tempo ci si aspettava uno scenario simile. E’ una programmazione bloccata con tutte le problematiche del caso che ne conseguono. Messa in questa maniera bisognerà aspettare ma di posti a disposizione per i ripescaggi non sembrano essercene tanti. Aspettare i conteggi e qualche posto libero complica molto le cose”.
La sconfitta interna col Grotte S.Stefano prima del blocco campionato con la conseguente perdita della prima posizione ha lasciato un po’ l’amaro in bocca?
“Non ci sono rimpianti, devo ringraziare i ragazzi per quello che hanno fatto sia dal punto di vista calcistico che umano. I miei collaboratori e lo staff tecnico a partire da mister Alessandrini hanno fatto un lavoro eccezionale. La Fulgur Tuscania per quanto visto ha meritato di vincere questo campionato perché è stata quasi sempre in testa. Noi abbiamo rappresentato una bella variante. Non mi aspettavo un Grotte S.Stefano così forte ma quello passato era un campionato talmente competitivo dove piccole varianti potevano fare la differenza e l’hanno fatta”.
La Sorianese può preparare l’eventuale Promozione su una base già presente?
“La società ha confermato quasi tutto il gruppo della passata stagione. L’idea è proprio quella di potenziarlo con quei ragazzi giovani che avevamo già lanciato nella scorsa stagione e con qualche nuovo ingresso”.
Quella prossima comunque vada sarà l’ennesima stagione tra i pali per tuo fratello Cristian Porta?
“Penso proprio di sì. Sabato ha fatto 44 anni ma sta benissimo fisicamente. E’ un perno fondamentale sia della società che in campo e nelle dinamiche dello spogliatoio. Una persona come lui è importante per il giovane portiere che crescerà alla sue spalle”.