“Ora il calcio passa in secondo piano, conta la salute e lo stato d'animo di 35 tesserati che vivranno isolati per non si sa quanti giorni lontano dal lavoro e dagli affetti”.
Basterebbe questo semplice periodo per descrivere lo stato d’animo del presidente Angelo Vico e di tutto il Canale Monterano che dalla gioia per l’ottima partenza (tre vittorie su tre coppa compresa) è passata nel giro di pochi giorni a vivere un incubo.
Presidente Vico, come è la situazione a Canale Monterano?
“Direi drammatica, contiamo al momento tre casi Covid accertati, 35 tesserati in isolamento ed una quarantena che si prolungherà da oggi per altre due settimane. Insieme al mio Direttore sportivo Giulio D'Aiuto siamo in continuo contatto con le autorità sanitarie della AslRoma4 per gestire la fase dei controlli a tutti i soggetti interessati; altrettanto devo ringraziare i medici di base di Canale Monterano, il Dr. Teofili ed il Dr. Piccioni per la loro assistenza, e sopratutto il Sindaco del Comune di Canale Monterano Dr. Alessandro Bettarelli per aver dimostrato in questo delicato momento un alto grado di responsabilità per garantire la tutela della salute dell'intera comunità canalese (in tempi rapidissimi è intervenuto con una prima sanificazione degli ambienti e strutture dell'impianto sportivo comunale). Questo è il quadro della situazione e come si evince siamo di fronte ad un problema di enormi dimensioni”.
Calcio passa in secondo piano?
“ Al momento si, qui ci sono famiglie su famiglie in quarantena, persone che devono dividersi e vivere isolate, un paese intero che rischia di essere bloccato. L’incubo maggiore è che non ne usciremo più perché oggi ne abbiamo tre accertati per sintomi ma si rischia che sabato coi tamponi se ne aggiungeranno tanti con una quarantena infinita”.
Poi c’è il problema campionato. Come si sta interfacciando con la Federazione?
“Il Comitato si è preoccupato di rinviare le prossime due partite contro Montefiascone e Tolfa e basta. Sono tre giorni che sto cercando di parlare col presidente Zarelli o qualcun altro ma non ho ricevuto ascolto. Non si preoccupano minimamente che in queste due partite ci sono state altre due squadre come Csl e S.Marinella che hanno avuto contatti con noi, comprese le due terne arbitrali”.
Arrabbiato?
“Direi incazzato, andrò fino in fondo è farò un esposto alla Procura perché noi siamo loro tesserati e non possono togliersi da ogni responsabilità. Dovrebbero assisterci, fare in modo che quei tamponi fossero eseguiti subito anziché farci allungare la quarantena. Paghiamo iscrizioni e tesseramenti, nessuno ci ha spiegato il protocollo, nessuno ci dà assistenza in situazioni come queste. In altri comitati regionali sono stati istituiti degli uffici Covid appositi, a me l’unica cosa che mi hanno detto dalla segreteria è di stilare un racconto di quello che è successo”.
Così, in questa maniera, il calcio dilettantistico non può proseguire.
“Il calcio si è sgonfiato ma la colpa è probabilmente anche di noi presidenti che già durante il lockdown avevamo assistito inermi al modus operandi di questa Federazione. Ora non lo posso più accettare, posso anche farmi promotore di un movimento di presidenti per cercare di far sentire la nostra voce e cambiare le cose. Altrimenti di questo passo è la fine. Non so se il Canale Monterano potrà finire questo campionato, oggi sono due di partite rinviate, fra sette giorni saranno tre o quattro. Ma i miei tesserati avranno altre priorità anziché andare a giocare tutti i mercoledì quando tutto questo, mi auguro, sarà finito”.