E’ stato un sabato pomeriggio di gioia e dolore per la Sorianese che, in occasione della prima di campionato davanti al proprio pubblico, ha prima reso omaggio ad una colonna storica come Cristian Porta ritiratosi dal calcio giocato dopo il secondo turno di Coppa Italia e poi è caduta a tempo scaduto per mano della Pescia Romana.
Il portierone rossoblu, che resterà ovviamente nel club come responsabile di scuola calcio e settore giovanile, è stato accolto a sua insaputa da tutta la squadra prima del fischio d’inizio della partita. Il capitano Mastrangeli insieme ai suoi compagni hanno consegnato a Porta una targa ricordo con la scritta ‘A Cristian il migliore che ci sia mai stato, il migliore che mai ci sarà’.
Mister Andrea Cammillucci gli regala il giusto omaggio: “E’ uno dei più grandi portieri che Soriano e forse la provincia di Viterbo ha avuto. Ho avuto la fortuna di allenare lui come Iacomini e Nencione. Penso che nell’ultimo ventennio siano il meglio che la provincia abbia mostrato. E’ stata una decisione che ha preso lui e che noi abbiamo rispettato”.
Il tecnico della Sorianese ritorna sulla sfortunata gara con la Pescia Romana: “Se andiamo a raccogliere le conclusioni in porta forse avremmo meritato qualcosa in più noi, vedi le occasioni di Moretti e quella di Floccari salvata sulla linea. La Pescia lavora insieme da tre quattro anni in almeno sei-sette giocatori. A loro hanno aggiunto Mancini, Giambi e Palmisani. Nella sosta Covid si fermò ad un passo dai play off. Non posso rimproverare nulla alla squadra, hanno fatto la partita che avevo chiesto. Se avessimo segnato per primi sono sicuro che l’avremmo portato a casa. Il pareggio sarebbe il risultato più giusto ma quel gol ci ha tagliato le gambe. Il campionato? All’inizio c’è sempre equilibrio. Poi i valori pian piano vengono fuori”.