Forse una delle pochissime squadre di Promozione del viterbese, se non l’unica, ad essere riuscita ad allenarsi per tutta la stagione nel rispetto del protocollo sanitario è il Montefiascone.
La società falisca comincia a guardare il futuro con l’ottimismo di un lavoro sul settore giovanile che perdura negli anni ma con la preoccupazione di come sarà la prima stagione dopo la lunghissima pausa forzata determinata dal Covid.
Ne abbiamo parlato con lo storico presidente gialloverde Lorenzo Minciotti.
Presidente Minciotti, il Montefiascone ha provato a tenere sempre accesa la fiammella?
“Abbiamo fatto con piacere varie sessioni con una media di tre giorni a settimana di allenamenti con juniores e prima squadra che avevano la facoltà di venire. Abbiamo sempre dato l’opportunità di stare sul pezzo. Ed ai ragazzi ha fatto piacere”.
Ci sono tante ombre sul futuro delle società, sia a livello economico che strutturale. In più c’è l’incognita Covid che ancora incombe. Il Montefiascone però...
“Già lo avevamo fatto nella passata stagione, ci eravamo attrezzati con degli investimenti notevoli per permettere l’applicazione dei protocolli, saranno utili da qui in futuro. La società ha rivisto da diversi anni il modo organizzativo e negli ultimi quattro cinque ha lavorato sui giovani con tecnici molto preparati. Questo fa sì che dal punto di vista economico non avremo grosse difficoltà. Saliranno altri ragazzi della juniores con tanti 2001, 2002 che già erano nell’orbita prima squadra”.
Secondo Minciotti quale saranno le difficoltà maggiori nella ripartenza per tutto il movimento calcistico?
“Ho letto da qualche parte che presto verrà fatta una riunione a carattere nazionale proprio per determinare le età delle varie categorie. I 2002 si ritrovano ad aver perso due stagioni. Farli salire in prima squadra non è una cosa che fa il bene del ragazzo tranne qualche eccezione che riesce a farsi trovare pronta. Credo che quello delle annate sia un discorso fondamentale soprattutto per il settore giovanile. Da qui a luglio c’è il maggior lavoro di organizzazione per un settore giovanile e dobbiamo sapere al più presto qualcosa. Poi andrà affrontata la questione delle iscrizioni e dei tesseramenti. Una società come la nostra che ha speso 4-5mila euro di tesseramenti senza aver fatto alcun tipo di attività ha subito un fanno economico ingente. Bisogna studiare qualche agevolazione. Il problema insomma è serio e totale, il calcio giovanile e quello di base farà molta fatica nel ripartire. Molti giovani si sono dati in questi mesi a sport individuali. Non so nemmeno se possano bastare incentivi economici”.
In prima squadra invece non dovremo avere grossi sconvolgimenti...
“Assolutamente no, il gruppo dei nostri giovani, come ho detto prima, resterà sempre quello è sarà guidato da Enrico Centaro ed il suo staff. È prevista anche la figura di un direttore sportivo ma la vedremo più avanti”.