Prosegue il nostro giro di consultazioni nelle società di Eccellenza e Promozione su come stanno vivendo questa lunghissima pausa e su come la pensano in merito al futuro di questa stagione.
Siamo andati ad ascoltare la Nuova Pescia Romana, compagine di promozione viterbese ai confini con la Toscana. Il suo direttore generale Flavio Trabucco ci spiega innanzitutto l’attività dei biancocelesti
“La Pescia Romana fa un allenamento a settimana facoltativo. E’ stato quasi sempre così dal giorno che ci siamo fermati. Abbiamo dei ragazzi impagabili sotto i punti di vista. Disponibili e con tanta voglia di tornare in campo senza prendere rimborsi. Questa cosa ci fa molto piacere. Quindi capita che a volte siamo in dieci altre quasi in venti. Si è tenuta in movimento nel rispetto dei protocolli e del Dpcm anche tutta l’agonistica e scuola calcio eccezion fatta per la juniores. Alcuni ragazzi provenienti dalla regione toscana era purtroppo impossibilitati all’attraversamento del confine. Motivo per il quale abbiamo aggregato i ragazzi del posto alla prima squadra”.
Sulle indicazioni del Comitato Regionale Lazio ricevute negli ultimi giorni e sulle possibilità di ripresa la Pescia Romana esprime il proprio punto di vista: “Non crediamo assolutamente – prosegue Flavio Trabucco - che ci siano le condizioni per ripartire. Nel momento che Governo darà il via libera ad attività collettiva e la Federazione ci proponga la possibilità di finire la stagione vorremmo ascoltare le modalità. Troverei più intelligente studiare da marzo a luglio un format e dei protocolli per garantire la stagione 2021-2021 senza interruzioni dal momento che a settembre probabilmente saremo nelle stesse condizioni di oggi. Altra cosa che riteniamo fondamentale è il blocco dei fuoriquota. Come possiamo pensare ad agosto di gettare nella mischia un 2003 che è fermo da un anno e mezzo e ha svolto solo mezzo anno di allievi nel 2019. Come possiamo giudicarlo se idoneo alla Promozione? Non sarebbe nemmeno giusto per i ragazzi 2001 e 2002 che non hanno fatto la loro esperienza da fuoriquota in categoria”.