E’ ormai passato un mese da quel fantastico 1 marzo quando la Nuova Pescia Romana espugnò lo Scoponi di Tolfa con un pirotecnico 3-4 che le consente di consolidare il quarto posto in classifica e mettersi a caccia di un posto play off lontano appena tre punti.
La miglior squadra di Promozione della tuscia si è vista interrompere nel peggiore dei modi una stagione da sogno: “E’ stato un peccato perché si è spezzato un momento davvero magico per noi – afferma il direttore generale dei montaltesi Flavio Trabucco - La squadra era concentrata e ci credeva, i miei ragazzi giocavano con la spensieratezza di chi non aveva l’ansia di vincere a tutti i costi. Stavano rientrando anche tutti gli infortunati. Eravamo al top della condizione. Sono certo che ce la saremmo giocata con tutti fino alla fine. Ora se si ricomincerà sarà un torneo nuovo dove ogni squadra ripartirà da zero e di conseguenza potrà succedere di tutto”.
Il diggì della Nuova Pescia Romana racconta come lui e gli altri dirigenti del club del presidente Alvaro Albanesi stanno vivendo questa quarantena forzata: “Siamo a casa, io faccio qualcosa per lavoro ma poca roba. Personalmente davanti a me ho giardino e campagna ma comprendo le difficoltà di chi è in un appartamento. La stiamo vivendo male perché noi tre-quattro dirigenti eravamo abituati tutti i giorni ad andare un paio di ore al campo. Ci manca perché essendo Pescia un paese molto piccolo rappresentava anche un punto di ritrovo per grandi e piccini. Ora mi auguro che tutta l’Italia esca al più presto da questa emergenza ma al ritorno non saremo più gli stessi, cambierà il nostro modo di vivere, cambieranno regole e tanto altro”.