Stefano Sergi saluta il Ronciglione United. Un’impresa non riuscita quella del tecnico viterbese che aveva raccolto la squadra in una situazione di classifica disperata ma che è comunque riuscito a tenere viva fino a due-tre giornate dalla fine nonostante i limiti oggettivi della rosa.
"Ora che la stagione è finita – dichiara Stefano Sergi - come ho già comunicato ai diretti interessati ho deciso di concludere la mia esperienza a Ronciglione. E’ stata certamente una stagione complicata, che definire faticosa e sfortunata è dire poco, ma che comunque, a prescindere dai risultati, mi ha permesso di instaurare tanti rapporti umani che certamente resteranno al di là del calcio oltre a provocarmi sensazioni ed emozioni che saranno per sempre indelebili dentro di me".
Mister Sergi però ci tiene a ringraziare tutte quelle persone che hanno condiviso con lui gli ultimi sei mesi di stagione: “Un grande grazie innanzitutto al gruppo squadra, un gruppo veramente unito che, nonostante i limiti oggettivi, sia come numero dei componenti la rosa che come età ed esperienza dei singoli, è stato sul pezzo fino all’ultimo e se l’è giocata a testa alta con tutti dimostrando, di partita in partita, con prestazioni importanti riconosciute anche dagli avversari, una crescita costante sia a livello di singoli che come organizzazione in campo. E un grazie, oltre che a tutto l’ambiente ronciglionese a cui sono oltretutto legato per aspetti familiari e per i miei trascorsi d’infanzia, anche alla società per aver più volte proposto a me e ai miei collaboratori di rimanere alla guida della squadra anche per la prossima stagione”.
Il cellulare di mister Sergi ha comunque squillato in questi trenta giorni post campionato: “Proposta dello United, a cui a dire la verità hanno fatto seguito in quest’ultimo periodo anche quelle di diverse altre squadre della provincia, che ho certamente apprezzato e che mi hanno lusingato ma che però non mi sono sentito di accettare non solo perché era effettivamente emersa la concreta possibilità di fare il salto in categorie superiori ma anche perché, almeno per come interpreto io il ruolo del mister, per allenare è imprescindibile avere i giusti stimoli. Stimoli che, evidentemente, io non sentivo più di avere in quel contesto”.
Stefano Sergi si mette alla finestra alla ricerca dell’emozione giusta: “Mi definisco infatti un allenatore “atipico” il quale, piuttosto che intraprendere percorsi senza la giusta convinzione solo per il fatto di avere una panchina, preferisce semmai stare alla finestra e aspettare che magari arrivi, adesso o a campionato in corso, qualche proposta che possa suscitarmi quelle emozioni che per me sono imprescindibili per cominciare e portare avanti nel migliore dei modi una nuova avventura”.