Il Gradoli calcio accusa gli avversari di insulti razzisti al proprio portiere e clima intimidatorio, lo Julianellum respinge il capo d’accusa con argomentazioni e testimonianze.
Ecco il botta e risposta tra le due società, ultime due squadre del girone A di Seconda Categoria, dopo i fatti di ieri che hanno visto gli alto viterbesi abbandonare il terreno di gioco a circa un quarto d’ora dalla fine della gara.
Ecco i rispettivi comunicati delle due società:
In merito alla vicenda della partita di ieri giocata tra Julianellum e Gradoli, noi dell’Asd Gradoli teniamo ad esprimere sinteticamente la nostra posizione.
Siamo scesi in campo in una condizione numericamente svantaggiosa ,undici contati, con la consapevolezza di avere alle spalle una stagione calcistica per noi dura e che ci vedeva già prima della partita praticamente già retrocessi, con il solo obiettivo di divertirci e onorare la stagione. Divertimento e sportività che non sono stati garantiti in un alcun modo durante la partita di ieri nello stadio e dai giocatori della squadra dello Julianellum. Dopo essere andati in vantaggio, il clima in campo è diventato inutilmente teso con toni di provocazione e aggressività sia fisica che verbale da parte dello Julianellum, purtroppo non gestito da un direttore di gara visibilmente intimorito dall’ambiente. Più volte è stata segnalato all’arbitro che il clima non era idoneo ad una partita di calcio e come prevedibile sul finale si è acceso un parapiglia provocato dai calciatori di casa e culminato nell’insulto razziale “Negro di M….” che è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Per rispetto del nostro compagno di squadra, e per la totale impossibilità di poter garantire una corretta fine partita, abbiamo deciso di abbandonare il campo, consci che si possono perdere tutte le partite, ma non si deve mai perdere di vista la dignità e la lealtà che contraddistinguono tutti gli sport, in particolare il calcio. ASD GRADOLI
La dirigenza dell' Asd Julianellum in riferimento alla sospensione della gara di sabato 6 aprile u.s. con il Gradoli (campionato di calcio di 2^ categoria, girone A) e in merito ad alcune note giornalistiche precisa quanto appresso:
Attendiamo serenamente la decisone del giudice sportivo e confidiamo nel metro di giudizio del direttore di gara Vardiana Agostini. Nessuno dei calciatori in campo, nessuno dei dirigenti e neanche il direttore di gara ha sentito pronunciare insulti razzisti nei confronti del portiere del Gradoli. Buona parte della squadra ospite era contraria ad abbandonare il terreno di gioco. I toni distensivi del dopo partita tra le due squadre (alcuni calciatori ospiti a fine partita sono stati nel nostro spogliatoio, scusandosi per aver abbandonato la gara) dimostrano che il presunto episodio è stato enfatizzato dalla "naturale" tensione di una partita di calcio, che stava vivendo gli ultimi concitati momenti di gioco, con la nostra squadra in vantaggio per 2-1. Respingiamo perciò con tutte le nostre forze l'accusa di razzismo e siamo pronti anche a dimostrazioni simboliche. In settimana la società si rapporterà con tutti i calciatori e i tecnici. Siamo comunque molto risentiti, e indignati, perché ci si sta facendo passare per quelli che non siamo. Solo chi non conosce il nostro gruppo non può sapere che, ad esempio, nei nostri allenamenti settimanali vengono anche alcuni ragazzi stranieri per dare semplicemente due calci ad un pallone con altri coetanei. Il nostro spirito è anche (e soprattutto) questo. Julianellum non è solo una "piccola" squadra di calcio di seconda categoria, ma, come ribadiamo dalla nostra pagine ufficiale, "è qualcosa che va oltre il campo da gioco...è vedere ragazzi di due paesi che insieme provano a costruire qualcosa di diverso: è un gesto d'amore che non si può spiegare" ASD JULIANELLUM