La Seconda Categoria avrà inizio? La Federazione ha già comunicato il programma delle gare con gli orari ma i presidenti dei vari club viterbesi in questi giorni stanno esprimendo molti dubbi sulla effettiva fattibilità dell’inizio di questa stagione sia a causa dei protocolli ma soprattutto per le quarantene che costringerebbero un gruppo squadra di ragazzi con una vita lavorativa propria a stare a casa per dieci giorni.
In queste ore i presidenti del girone A si stanno parlando, molti di loro sono per esprimere un dissenso comune al Comitato Regionale Lazio affinchè ci sia maggior tutela ed un protocollo meno invasivo per la libertà dei calciatori non coinvolti da positività. Altri hanno già deciso di ritirarsi come l’Etruscapodimonte (a breve uscirà il comunicato con il nuovo calendario che prevede il turno di riposo per chi giocherà contro i lacuali).
Tra questi esprime la sua preoccupazione il direttore sportivo del Proceno Paolo Bambini: “Eravamo giunti all’inizio di questa avventura ansiosi di cominciare. Per molti ragazzi era un momento di aggregazione e di orgoglio vestire la maglia con i colori del proprio paese. Nelle ultime due settimane però gli stati d’animo e la situazione reale è cambiata. C'è preoccupazione, qualcuno abbandona il gruppo per paura del mostro aggressivo che può saltarci addosso all'improvviso, molti lasciano per proteggere famiglia e lavoro. Insomma un campionato che ha un sapore molto amaro in bocca perché non c'è divertimento ma solo paura di contagio, paura per la salute proprio della famiglia e dei compagni di squadra. Siamo amareggiati anche perché ancora non si sanno le linee guida dettagliate per questo campionato e soprattutto se partirà. Siamo qui ad attendere ma di certo quest'anno ci sarà tutto tranne che giornate di sport dove tutti staccano la spina per passare un pomeriggio di divertimento”.
Sulla stessa linea il presidente del Grotte di Castro Giovanni Dottarelli: “La come penso tantissimi altri presidenti, forse tutti la pensiamo allo stesso modo, però purtroppo non si può fare nulla, vedo inutile ogni tipo di movimento di protesta eccezion fatta quella del ritiro anticipato prima dell’inizio del campionato per non pagare poi eventuali multe. Altrimenti saremo costretti a cominciare questo campionato in mezzo a tutte le difficoltà che ci si presenteranno di fronte e senza tanti calciatori che, vuoi per la scuola o vuoi per altre motivazioni di volta in volta non potranno far parte del gruppo”.