Serviva l’avvento di una donna per riportare il calcio dilettantistico a Bagnoregio.
Simona Pompei è la nuova presidente dello Sporting che ha fatto domanda di ripescaggio per tornare a disputare il campionato di Seconda Categoria dopo una breve pausa.
Figlia del compianto Alessandro Pompei al quale fu intitolato lo stadio di Bagnoregio Simona ci ha raccontato come si è accesa questa passione ‘familiare’ per il calcio:
“Mio papà era un allenatore ed in paese hanno intitolato lo stadio a nome suo. Questa passione me l’ha trasmessa ma ero ancora piccola quando ci ha lasciato e per tanti anni non riuscivo ad interessarmene. Pian piano, col passare degli anni, mi informavo al bar sulle vicende della prima squadra fino a che non sono entrata. Sono entrata in società prima della pandemia come dirigente. Un po’ in sordina ma con molto interesse perché seguivo la squadra da qualche anno”.
Dopo la pandemia invece l’impegno e la voglia è aumentato con tutte le difficoltà del caso: “Siamo ripartiti dalla juniores dopo la retrocessione e mi ci sono buttata con anima e corpo seguendo proprio il campionato dell’under 19. Entrando ora allo stadio mi sembra di essere a diretto contatto con mio padre. Poi la proposta del presidente uscente di prendere il comando della società e dopo una riunione in Comune con Luca Profili che non è solo il sindaco ma anche un dirigente ed ex calciatore ho accettato l’incarico anche con grande sorpresa”.
Un’estate quella in corso dove lo Sporting Bagnoregio ha dovuto lavorare tanto per cercare di ricreare le condizioni per ripartire. Simona Pompei conferma: “Ripartire non è facile, l'aiuto degli sponsor del paese è importante; attendiamo la notizia ufficiale. Però grazie al rientro dei bagnoresi che erano andati a giocare altrove e ad alcuni ragazzi che saliranno dalla juniores siamo riusciti ad organizzare una squadretta per giocare il nostro campionato e soprattutto divertirci”.