Sicuramente quello della Torrese è un esempio di come si vive il calcio dilettantistico nelle serie minori.
Ecco la lettera ‘accorata e piena di voglia di non mollare’ da parte del piccolo club aquesiano:
“Ultimi giorni di lavoro e di allenamento per i ragazzi del calcio dilettantistico, quello vero, quello degli allenamenti dopo una faticosa giornata di lavoro o studio; quello dei sabati o delle domeniche di discussione con mogli e fidanzate con la frase tipo: “ma giochi anche oggi?”.
Il nostro calcio è quello del freddo polare agli allenamenti di sera d’inverno ed al caldo boia alle partite di maggio, è il calcio delle cene con i compagni nei weekend o della pizza post allenamento (con le stesse reazioni familiari già espresse).
Noi, la Torrese, come altre squadre di questo calcio, siamo questo, servizio e attività sociale volontaria.
Oggi Lunedì 2 maggio, alle ore 19 all’allenamento settimanale in diciotto persone, con la testa alla prossima partita come se fossimo primi, come se stessimo vincendo il campionato, come se …, ed invece siamo ultimissimi, nel nostro girone di seconda categoria laziale cercando una vittoria scaccia fantasmi in una stagione disastrosa e con solo due punti all'attivo a tre giornate dalla fine.
Tanti ragazzi-giocatori, che hanno abbandonato la squadra durante la stagione per vari motivi, sai…lo studio, sai..il lavoro, gli infortuni quelli sì e le scuse altre; ebbene anche se i presunti migliori se ne vanno, i ragazzi migliori sono rimasti tutti, in campo ad allenarsi, lavoratori, disoccupati, studenti, padri di famiglia e figli seguiti da genitori meravigliosi e di questo ne siamo veramente orgogliosi.
Resta di buono che buona parte del gruppo è ancora pronto a battersi, ragazzi di nazionalità diverse si sono integrati nel gruppo e grazie al calcio anche nel paese in cui vivono, c'è ancora voglia di mettersi in gioco e c'è tanta passione che trasmette questo gioco, lo dimostrano gli allenamenti frequentati tutta la stagione da un numero folto di giocatori; merito questo anche della società e di mister Alessandro Manucci.
E proprio a partire da mister Manucci fino all’ultimo giovane innesto della rosa, siamo fieri di loro e fieri di noi, quel manipolo di dirigenti che hanno resistito e tirato avanti questo gruppo di eroi che incurante delle tante sconfitte subite si ritrova al campo il lunedì ed il mercoledì per preparare la nuova gara del weekend.
Già il campo. Ci si ritrova al Boario di Acquapendente, perché noi la Torrese, a Torre Alfina, nemmeno quello abbiamo più. Ci siamo dovuti trasferire nel bell’impianto sintetico di Acquapendente, dove siamo ospiti della società di settore giovanile che lo ha in gestione, con la quale ci siamo dovuti organizzare per tempo cercando uno spazio nostro che abbiamo ottenuto, bontà loro, che ovviamente ringraziamo. Per chiudere, se qualcuno pensa che arrivare ultimi ci farà smettere, forse non ha ancora imparato a conoscerci, non abbiamo il campo, non abbiamo giocatori forti, non abbiamo soldi, ma siamo già al lavoro per affrontare il nuovo campionato, il ventiseiesimo consecutivo, qualunque esso sia. Se chi ha la nostra filosofia e passione vuole chiamarci per aiutare, per giocare o altro, noi siamo sempre a disposizione, il gruppo è aperto e come sempre incredibilmente inclusivo. Buona estate a tutti, noi continuiamo a lavorare. Ci vediamo per la preparazione. E forza Torrese!!!".
ASD SS TORRESE