Quasi una ventina di campionati dilettantistici alle spalle.
Dall’Eccellenza fino alla Seconda Categoria, Andrea Fa è sicuramente uno dei simboli del calcio vetrallese dell’ultimo ventennio. Genio e sregolatezza direbbe qualcuno secondo il quale il suo talento avrebbe potuto raggiungere vette maggiori ma il numero dieci del Tre Croci negli ultimi anni ha deciso di leggere questo calcio esclusivamente per passione, una passione difficile a tramontare ma che gli episodi raccontati da lui relativi al match dello scorso fine settimana hanno messo a serio rischio.
Nel post gara perso dai gialloblu contro la compagine cervetrana del Kaysra, Andrea Fa registra un pesante sfogo ai microfoni della nostra redazione:
“Quando ho letto per la prima volta il motivo che spingeva i ragazzi del Kaysra a mettersi in gioco sono rimasto contento e soprattutto felicemente sorpreso da tutto ciò che è il progetto di questa società. Io con la mia squadra del Tre Croci ci siamo ritrovati a giocare in trasferta contro di loro un girone fa, felici di poter commemorare e omaggiare un ragazzo che purtroppo non c’è più e che è il motivo che spinge fortemente questa società a portare ragazzi di tutte le età su un rettangolo di gioco.
Ieri c’è stata la partita di ritorno e sinceramente io e i miei compiangi siamo rimasti molto delusi dall’atteggiamento delle persone presenti sul campo della società Kaysra, compreso quello dell’allenatore. Il loro atteggiamento è stato riluttante e contro tutta l’etica possibile sportiva e non che sembrava contraddistinguerli da altre società. La direzione di gara insufficiente di un arbitro a dir poco arrogante e spocchioso ha portato a una partita che di calcio ha poco e niente e soprattutto a un clima che, a mio modesto avviso, non ha nulla a che fare con l’amore per questo sport. Eccetto un paio di ragazzi della suddetta squadra è stato veramente brutto aver condiviso il campo con persone così, soprattutto dopo aver mostrato la nostra totale collaborazione a qualsiasi tipo di iniziativa ci fosse stata proposta all’andata della stessa gara. Kaysra non è l’unica squadra che ha atteggiamenti di questo genere e sinceramente credo che questo sia uno dei motivi maggiori che porterà questo sport ad essere surclassato dagli altri sport come il padel, tennis, ciclismo etc..Concludo dicendo che il calcio dilettantistico andrà pian piano a morire, per tantissimi motivi. Se questo accadrà sarà solo per colpa di tutti noi che lo abbiamo reso un circo”.