La voglia di tornare in campo e concludere quel discorso lasciato a metà è tanta. Ma ordini governativi e sicurezza sanitaria arrivano prima di qualsiasi possibilità di attività sportiva.
Il Monterosi si è fermato un mese e mezzo fa alla vittoria di Trestina a sole due lunghezze dal Grosseto. Il diesse dei biancorossi Emiliano Donninelli spera in una ripresa.
Direttore, il problema della conclusione dei campionati è senza dubbio il rispetto di un protocollo sanitario che al momento non ne conosciamo il contenuto.
“Saremo attenti a capire come procede la situazione. Nulla è chiaro perché a livello sanitario ci deve essere più chiarezza. Tutto è legato ovviamente ai dati che ci arrivano tutti i giorni riguardo il livello di contagio.
Motivo per il quale sia Governo che Lega non si sono pronunciati sulla possibile ripresa del campionato”.
Monterosi disponibile ad una chiusura campionato a giugno?
“Per rispondere a questo credo che da parte di tutte le componenti del nostro mondo ci sia un’unità d’intenti nel chiudere il campionato sul campo. Altrimenti, tolto l’aspetto sanitario, l’avremmo già deciso. Purtroppo non sta a noi stabilire questo. Ci aspettiamo che il Governo e le istituzioni calcistiche ci diano una linea ed una direttiva. Comunque la stagione sarebbe a prescindere già falsata. Uno stop di due mesi in un campionato non si è mai visto”.
Terminare campionato a settembre per poi iniziarne uno nuovo da dicembre a maggio potrebbe rappresentare un’altra soluzione come ha paventato anche Gravina per la serie A?
“La vedo molto improbabile come situazione ma rientra in una delle ipotesi. Ci dovrebbe essere una proroga degli accordi e dei contratti ma ripeto collegandomi alla risposta di prima, l’importante è terminare sul campo”.
Il presidente Luciano Capponi non ha fatto mai mancare il suo sostegno alla squadra in questo lungo stop anche grazie ai suoi numerosi interventi video. Come state affrontando la pausa dal punto di vista dirigenziale?
“Col presidente ci teniamo in contatto quasi tutti i giorni sia per portare la voce dei ragazzi sia per cercare di capire come comportarci a proposito degli scenari che ci si prospettano nel futuro. Il Monterosi ed il presidente Capponi ha sempre considerato questo gruppo una famiglia e lo sta dimostrando coi fatti”.