Sff Atletico torna da Avellino con l’amaro in bocca. Non solo per la sconfitta ma per il trattamento ricevuto dal club prima e durante la gara.
Deluso dall’accoglienza il nuovo tecnico fregenate Pierluigi Vigna che parla così nella conferenza stampa post gara: “Abbiamo regalato un tempo all’Avellino, e l’abbiamo pagato. Abbiamo sbagliato diverse fasi nel palleggio, sapevamo della loro partenza forte e abbiamo tenuto una volta finita la sfuriata. Peccato perchè il secondo tempo è stato buono, abbiamo fatto una grande gara e avremmo meritato se non la vittoria almeno il pareggio. Dispiace dell’atteggiamento della dirigenza dell’Avellino e dell’accoglienza avuta, con il ds Musa che è un amico e non mi sarei aspettato una accoglienza simile. Parapiglia finale? Credo siano state cose dell’andata, dove io non c’ero e neanche mister Bucaro. Sono cose che si trascinavano da mesi. Campionato finito? Il Lanusei sta meritando di vincere il campionato e se lo merita pure”.
Il vice presidente Furio Fischer rincara la dose raccontando particolari e retroscena del brutto pomeriggio trascorso in terra irpina dall’Sff Atletico: "Una cosa vergognosa, una cosa così non te l’aspetti da una società che fino allo scorso anno militava in serie B, anche se parliamo di due società diverse. Ma probabilmente gli rodeva dei quattro gol rimediati all’andata. Clima intimidatorio a cominciare dal nostro arrivo. E’ stato impedito l’accesso agli spogliatoi al direttore generale Chierchia ed al nostro team manager Valerio Fischer. Dirigenti costretti a fare il biglietto d’ingresso ad un kilometro dallo stadio. Sono stato minacciato per non aver fatto sedere la moglie in un posto consono nella gara d’andata quando non era assolutamente vero considerando anche che al Paglialunga gli spazi non sono certo quelli del Partenio. Rissa finale scatenata da scatenata da Sforzini che l’arbitro ha visto perché si voleva vendicare dell’andata nei confronti di Donnarumma quando all’andata l’unica cosa che è accaduta sono i quattro gol che hanno raccolto in fondo alla rete.
A fine partita il presidente dell’Avellino mi voleva spiegare ma gli ho rispetto che c’era poco da spiegare, personalmente non dialogo con le persone ignoranti che lui rappresenta. Non capisco perché dobbiamo sopportare la presenza di squadre che sono fallite e che stanno qui solo per un lodo inventato non si sa quanti anni fa. Noi, come tutti gli altri club di questo girone stiamo in serie D con fatica, sacrifici ed investimenti fatti negli anni. Invece loro si ritrovano qui non si sa per quale merito sportivo o motivo”.