Ha giocato più di 700 partite, vinto tre volte la C1, giocato in tutti i campionati professionistici fatta eccezione per la serie A. Eppure per Salvatore “Tore” Pinna – a quarantatre anni e mezzo, essendo nato il 23 agosto 1975 - non è ancora arrivato il momento di dire addio al calcio giocato.
Lo scorso campionato è stato il portiere meno battuto dell’eccellenza sarda, l’asso nella manica della Torres ritornata in serie D. Poi si è accomodato “in panchina” facendo il preparatore dei portieri.
In settimana il club sassarese si è ritrovato senza portieri: squalificato il titolare Cancelli, fuori rosa la riserva Tsoulfas dopo le “cipolle” prese nella gara con l’Aprilia. Pinna ha risposto presente, giocando la partita numero 345 con la maglia rossoblu: ovviamente è il recordman della Torres per numero di gare giocate.
L’impegno non era agevole. Torres in zona retrocessione, con un rendimento esterno molto deficitario, impegnata sul campo della Vis Artena, matricola rampante che cerca i punti per una tranquilla salvezza anticipata.
Pinna ha dato sicurezza a tutti, la Torres senza strafare ha imbrigliato facilmente gli avversari, sfiorando la vittoria. Il “nonno” ha comunque dovuto salvare il risultato a metà ripresa con una parata delle sue. E la Torres è tornata a far punti fuori casa dopo sette sconfitte consecutive.
Tore dice che è stata solo una parentesi e che lunedì riprenderà il suo ruolo di preparatore dei portieri. Fossimo nell’allenatore della Torres, ci penseremmo bene, anche se avere un portiere “over” è ormai quasi un lusso nella quarta serie nazionale.