Una crisi sanitaria ed economica alla quale nessuno avrebbe mai immaginato. Ancora siamo nell’emergenza ma probabilmente fra un mese due saremo qui a raccogliere le conseguenze di tutto quello che sta succedendo. Ci cominciano a pensare anche tutti gli addetti ai lavori nell’incertezza di come questo calcio dilettantistico potrà andare avanti, non solo in termini di campionato ma soprattutto economici.
Abbiamo affrontato l’argomento col vice presidente della Boreale nonché Avvocato Furio Fischer. L’ex dirigente dell’Sff Atletico interviene sull’argomento: “Vivo questo momento con molta preoccupazione. E’ un evento unico nella storia moderna che mette paura un po’ a tutti soprattutto nelle persone anziane. Sono preoccupato soprattutto per l’aspetto economico che ne verrà. Sarà una caporetto unica ad eccezione di quelli che sono nel campo sanitario ed alimentare. Il nostro studio è parzialmente aperto ma con l’attività giurisdizionale è ferma, si fa qualcosina ma parliamo di piccole cose. Il resto della giornata si passa a casa col dispiacere di non vedere figli e nipoti”.
Il vice presidente della Boreale prova poi ad immaginare le conseguenze che questa crisi globale possa portare sul calcio dilettantistico locale: “Questa crisi ha colpito in maniera drammatica un settore che già soffriva. Al di là della ripresa o no del campionato vedo un futuro molto nebuloso. Alle già acclamate difficoltà aggiungiamo, soprattutto in serie D, il blocco delle sponsorizzazioni, mancati incassi delle gare giocate, le spese già sostenute, contratti in essere coi calciatori. Serve un grosso intervento della Federcalcio a livello nazionale per aiutare le società dilettantistiche. Quando sento la diffidenza dell’Associazione Calciatori ad un taglio parziale degli stipendi ai giocatori mi viene ribrezzo. Vanno aiutate le società di serie C e serie D altrimenti vedremo una grossa riduzione di iscrizioni nella prossima stagione ma vanno aiutate soprattutto le scuole calcio perché sono sostenute dai portafogli dei privati”.